Apertura del “Franco Scoglio”. Ancora un no della Commissione Vigilanza

E' degna di un best seller la vicenda legata all'apertura dei cancelli del "Franco Scoglio" ai tifosi. Dopo una riuniune fiume in Prefettura e nonostante la presentazione da parte dell'Acr di una corposa documentazione sugli interventi di manutenzione effuttuati, la Commissione di Vigilanza ha detto ancora no all'agibiltà dell'impianto di San Filippo.

Il Club sarebbe riuscito ad adempiere ad una decina delle quattordici prescrizioni avanzate, ma ciò non è bastato a far cambiare parere alla Commissione di Vigilanza, così come non sono bastati i piccoli interventi di manutenzione realizzati negli ultimi giorni all’interno della struttura, dopo la prima bocciatura successiva al sopralluogo avvenuto nella giornata di mercoledì.

Per tutto il pomeriggio di ieri Accorinti è rimasto in contatto con l’assessore allo sport Sebastiano Pino, il responsabile del Dipartimento Sport Salvatore De Francesco, il direttore generale del club Giovanni Carabellò e il responsabile delle relazioni esterne Niki Patti. Il tutto per sperare che le difficoltà, incontrate nei giorni scorsi, venissero superate. Ed invece l'Acr di Sciotto sembra dover iniziare il proprio cammino di serie D tra mille difficoltà.

Tutto ciò porta ad un unico risultato negativo. Prevendita dei bilgietti bloccati e campagna abbonamenti che non può partire con le sottoscrizioni. I colloqui continueranno anche nella giornata odierna con Accorinti che incontrerà il prefetto per ulteriori approfondimenti sulla vicenda di carattere puramente istituzionale.

Sul calcio messinese, dopo le vicende targate Proto, persistono ancora delle preoccupazione ma c'è un precedente che potrebbe far ben sperare. Il 7 settembre 2014, in occasione della gara tra ACR Messina e Lupa Roma, la prima uscita della gestione Lo Monaco tra i professionisti, venne concessa infatti una deroga di cui beneficiarono solo gli abbonati e fu proprio il primo cittadino Accorinti a trovare l'accordo tra le parti.

Da allora son passati tre anni e nel frattempo sono cambiati sia il prefetto sia che la categoria di campionato in cui l'Acr è impegnata. Ieri si pensava che oggi si andava verso una risoluzione del problema con una fumata bianca finale mentre oggi, si assiste ad un nuovo dietro front. Non resta quindi che attendere, senza fare previsioni di alcun genere.

Piero Genovese