Dopo la bufera la Lega Pro dice no al calcioscommesse

"Ampliare le attività di monitoraggio e la loro integrazione, tra il lavoro di rilevamento nazionale e internazionale e tracciare linee comuni di intervento con misure di prevenzione". E' questo il nuovo obiettivo dei vertici della Lega Pro dopo le notizie di qualche settimana fa che ha visto la categoria infangarsi con nuove indagini legate al calcio scommesse avviate dalla Guardia di Finanza e che ha portato a nuove perquisizioni e sequestri in studi e abitazioni.

Nel mirino 40 persone, tutte legat al mondo del calcio e del malaffare. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe il Messina, capofila del calcioscommesse a Messina, che ha registrato puntate da migliaia di euro per 4 partite, sarebbe l’ex allenatore del Messina, Arturo Di Napoli, già condannato per altre combine nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer”.

Adesso, per ovviare al problema, i veritici della Lega Pro, Sportradar e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per rafforzare ulteriormente le azioni ed i meccanismi di contrasto al match fixing, sviluppando importanti sinergie tra i diversi sistemi di monitoraggio e controllo delle partite sia di campionato, sia di Coppa Italia.

Per prevenire eventuali combine, le verifiche verranno effettuate a campioni, basandosi sul cartellone degli eventi mensili in programma.

In caso di rilevamento di giocate anomale, con flussi alti, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli produrrà dei report che nel dettaglio mostreranno le informazioni raccolte.