Disfatta Messina a Melfi. Prima gli episodi negativi poi il crollo

Il Messina interrompe nel peggiore dei modi la serie di cinque pareggi consecutivi, uscendo sconfitto da Melfi. Il solito mix di errori e sfortuna, condito da una serie di decisioni arbitrali quantomeno dubbie, provoca un risultato immeritato, anche se la squadra non ha fatto abbastanza. Nel primo tempo un gol per parte in sospetta posizione di fuorigioco. Ma i due guardalinee giudicano regolare il gol del Melfi e irregolare quello del Messina. L'errore più grosso i peloritani lo commettono in occasione del 2-0, che complica le cose: Russo esce a vuoto e Foggia viene lasciato totalmente solo. Poi arriva l'espulsione, dalle immagini incomprensibile, di Maccarrone, il 3-0 a partita finita e un altro rosso, inutile ed esagerato, anche per Akrapovic. Episodi contrari a parte, il Messina ha fatto bene nel primo tempo, non altrettanto nella ripresa, quando si è giocato praticamente solo fino al 72' ma, in quei 27 minuti, non ha prodotto occasioni pericolose. A questo punto mister Lucarelli perde anche l'imbattibilità ed ha raccolto, finora, 8 punti in 7 partite, troppo poco anche perché il Messina è piombato in zona play out. Martedì si torna già in campo ma, al San Filippo, arriva la capolista Lecce.

IL PRE PARTITA:

Un ruolino identico: tre vittorie, tre pareggi e sei sconfitte. I lucani hanno un punto in meno perché hanno subìto una penalizzazione ma presto i peloritani potrebbero “copiarli” anche in questo, in attesa della sentenza sulla fideiussione. Se poi “dividiamo” il campionato del Melfi tra le prime 11 partite e le ultime 4, scopriamo che i gialloverdi hanno ottenuto appena 7 punti nelle prima fase del campionato ma ben 8 nelle ultime apparizioni, frutto di due vittorie (in casa contro Reggina e Monopoli) e due pareggi (ad Agrigento e Vibo). Il Messina, invece, deve interrompere assolutamente la "pareggite" delle ultime 5 gare, ovviamente in senso positivo, perché la zona play out dista un solo punto, quella play off quattro punti. I lucani hanno il nono attacco del campionato (17 gol di cui 7 realizzati dall'ex De Vena) ma la peggior difesa (26 reti, come il Catanzaro) e hanno conquistato quasi tutti i loro punti in casa (solo 3 in trasferta). Lucarelli dovrà ancora fare i conti con le assenze. Rea è squalificato, Musacci non recupera e non ce la fanno neanche Capua e Berardi. Così in porta andrà Russo, in difesa Grifoni, Maccarrone, Bruno e De Vito, a centrocampo Foresta, Mancini e Akrapovic, davanti Milinkovic, Pozzebon e Madonia.

IL PRIMO TEMPO:

Il primo tiro è del Melfi, al 7', su punizione di Cittadino, Russo para in due tempi. Al 12', su cross di De Vito, Foresta non arriva di un soffio di testa all'appuntamento col gol. Poi ci prova Foggia ma Russo blocca senza problemi. Al 18' una "telefonata" di Akrapovic a Gragnaniello. Melfi in vantaggio al 21': lancio in area per Foggia, che appare oltre la linea dei difensori, non così per il guardalinee; l'attaccante ha il tempo di stoppare e battere a rete solo davanti a Russo, incolpevole. Il Messina reagisce con Pozzebon, che stoppa in area, si gira e tira ma Gragnaniello para. Poi, soprattutto, con Milinkovic, che spreca con un tiro fuori da ottima posizione all'interno dell'area. Alla mezz'ora una serie di ripetuti cross in area e di conclusioni respinte dalla difesa del Melfi: Messina pericoloso ma senza problemi per Gragnaniello. Al 38' Foresta serve in area Pozzebon, che segna, anche lui in sospetta posizione di fuorigioco, ma stavolta il guardalinee sbandiera.

IL SECONDO TEMPO:

Al 51' corner di Cittadino, testa di De Vena e Russo alza in angolo nonostante la palla fosse già sopra la traversa. Dal successivo nuovo angolo, Russo esce a vuoto, Foggia resta libero e può mettere in rete di testa. Doppio cambio per Lucarelli, che passa a tre in difesa e prova a spingere sulle fasce con Saitta e De Vito. Il Messina è tutto riversato in avanti mentre il Melfi è rintanato nella propria metà campo pronto a ripartire in contropiede. Tanto che al 65' De Vena se ne va sulla fascia sinistra e si ritrova solo davanti a Russo ma spara alto. La partita finisce al 72', quando il guardalinee chiama a sé l'arbitro chiedendo di estrarre il cartellino rosso per Maccarrone: detto, fatto. Al 78' arriva anche il 3-0 del Melfi, col Messina totalmente sbilanciato in avanti: Akrapovic e Foresta non riescono a contrastare Grea, che batte Russo in diagonale.

MELFI – MESSINA 3-0

MELFI (4-3-1-2): Gragnaniello, Libutti, Laezza, De Giosa, Bruno, Grea, Vicente, Esposito, Cittadino (82' Lodesani), De Vena, Foggia (82' Mangiacasale). All. Bitetto

MESSINA (4-3-3): Russo, Grifoni (57' Palumbo), Maccarrone, Bruno, De Vito, Foresta, Mancini (57' Saitta), Akrapovic, Milinkovic, Pozzebon, Madonia (68' Ferri). All. Lucarelli

ARBITRO: De Tullio di Bari. ASSISTENTI: Cipressa e Selicato

AMMONITI: 46' Pozzebon, 62' Palumbo, 67' Bruno e Foggia, 74' Akrapovic

ESPULSI: 72' Maccarrone, 88' Akrapovic

RETI: 21' e 52' Foggia, 78' Grea