Il Messina è nel caos societario. E intanto si gioca a Francavilla

Zero acquisti, zero cessioni e, anzi, la possibilità che vadano via due dei pezzi pregiati come Pozzebon e De Vito. In ballo la cessione di parte delle quote al gruppo Massone, un’operazione avversata da tutto l’ambiente per i trascorsi dell’avvocato romano, ma che sembra destinata ad andare avanti e concludersi entro il 10 febbraio. Peccato che il 31 gennaio sarà l'ultimo giorno di calciomercato e sarà troppo tardi per rinforzare la rosa. E, a questo punto, sarebbe già positivo che non fosse indebolita.

Non solo neppure un acquisto, dicevamo, ma neppure una cessione in una rosa che conta la bellezza di 35 elementi, 10 dei quali non hanno mai calcato il terreno di gioco neanche per un minuto. Il rischio è la smobilitazione, perché chi resta lo fa col malcontento, nessuno è invogliato ad arrivare e anche mister Lucarelli aveva lanciato l’ultimatum del 31 gennaio per la sua permanenza, legata ai rinforzi.

La società è nel caos, tanto da “aggrapparsi” ad una trattativa con un avvocato dai trascorsi poco felici. Non c’è un direttore sportivo ma un responsabile dell’area tecnica, l’unico che comunque sembra vicino a Lucarelli, mentre il direttore generale appare di tanto in tanto con brevi comunicati per dire che è tutto a posto quando a posto non sembra niente.

L’unica cosa positiva è che la squadra si è allenata sui campi in sintetico della provincia, prima a Rocca di Caprileone e poi a Taormina, ma il clima resta dei peggiori. Oggi, alle 14.30, si torna in campo, a Francavilla, contro una squadra quinta in classifica e con ben altre prospettive. Lucarelli deve pure fare a meno di due tra i suoi elementi migliori, l’infortunato Foresta e l'influenzato Rea, mentre Maccarrone è squalificato e sono in dubbio i partenti Pozzebon e De Vito. Un punto, in queste condizioni, sarebbe oro colato. Ma la partita più importante si continua a giocare fuori dal campo.