Il Messina dura solo mezz’ora poi cede alla Paganese senza reagire

Mezz'ora di buon Messina, poi lo svantaggio immeritato e l'incapacità di reagire. Anzi la Paganese ha chiuso la partita col raddoppio già al 40', perché i peloritani non sono riusciti a creare nulla di buono neppure nella ripresa. E dire che i campani non hanno fatto granché ma, al contrario dei siciliani, sono stati bravi a capitalizzare le uniche due occasioni più pericolose. Il Messina paga gli errori di una difesa rimaneggiata e la mancanza di cinismo in fase offensiva, soprattutto nella prima mezz'ora, quando ha creato occasioni una dopo l'altra senza mai concretizzare. Resta il rammarico per la sconfitta in uno scontro diretto in cui il Messina ha dimostrato di non essere inferiore agli avversari e anzi, nella prima mezz'ora, ha fatto la partita. E sarebbe interessante sapere come sarebbe andata la gara se il Messina avesse trascorso una normale settimana di allenamento, senza tutti i problemi derivanti dalla crisi societaria. La speranza, messa alle spalle la sconfitta, è che tutto possa cambiare in vista del derby di domenica prossima, in casa contro il Catania. Lello Manfredi è già al lavoro da qualche giorno, prima ancora dell'ufficialità della cessione societaria, per organizzare alcune iniziative che tornino a restituire un po' di normalità intorno al Messina. Nel derby dello scorso anno, si contarono 18mila 426 paganti, record di tutta la stagione in Lega Pro.

IL PREPARTITA:

Una settimana terribile, con un continuo tira e molla che dovrebbe concludersi proprio al termine della partita. L'incontro per il passaggio del 100 % delle quote del Messina al gruppo Proto è previsto alle 16.30. Due ore prima il Messina scende in campo a Pagani, dove Lucarelli deve fare a meno degli squalificati Bruno, Palumbo e Madonia e dell’infortunato Grifoni. La difesa è quindi obbligata con Saitta a destra, Maccarrone e De Vito al centro, Marseglia a sinistra; confermata, invece, la squadra dalla cintola in su, con Da Silva, Musacci e Sanseverino a centrocampo, Mancini dietro le due punte Milinkovic e Anastasi. La partita, anche se arriva in secondo piano rispetto alle vicende societarie, in condizioni di normalità avrebbe grande importanza. Paganese e Messina hanno gli stessi punti in classifica, solo tre in più rispetto alla zona play out. A questo punto, anche un pareggio, per i biancoscudati, sarebbe oro colato.

IL PRIMO TEMPO:

Messina vicino al vantaggio già al 4': lancio in area di Musacci, il tiro cross di Mancini attraversa tutta la porta ed è raccolto da Milinkovic, il franco serbo tocca indietro per Anastasi, che però non riesce a battere a rete da pochi passi. Subito dopo, altro cross di Milinkovic, toccato nettamente in area con un braccio da Carillo, valutato involontario. All'11' il Messina si fa vedere ancora in area avversaria, con un diagonale di Mancini, parato da Liverani. Il portiere dei locali blocca anche la conclusione di Milinkovic, da fuori area, poco dopo. Al 13' Liverani deve addirittura uscire fuori area, per anticipare in scivolata Milinkovic, che si era involato. Al quarto d'ora si vede per la prima volta la Paganese: punizione sulla barriera ma il rimpallo favorisce Bollino, sul quale esce Berardi a sbrogliare la matassa. Al 18' anche la Paganese reclama un rigore, sull'intervento di Da Silva ai danni di Mauri. Al 25' la punizione di Musacci non è irresistibile ma Liverani riesce a bloccare solo in due tempi. Al 28' c'è il cross di Mauri e il colpo di testa di Reginaldo, fuori non di moltissimo, anche se Berardi controlla. E' il preludio al vantaggio della Paganese, immeritato, che arriva allo scoccare della mezz'ora: Mauri serve l'accorrente Alcibiade, che supera agevolmente Marseglia e batte Berardi in diagonale. Non succede niente fino al 40', quando Alcibiade stavolta crossa basso in mezzo, velo di Reginaldo e gran botta di Firenze, imprendibile per Berardi.

IL SECONDO TEMPO:

Il Messina rientra in campo con Ciccone al posto di Musacci, che non è in buone condizioni fisiche, e arretra Mancini a centrocampo. Peloritani subito a spron battuto proprio con Ciccone e dopo con Milinkovic, che porta a spasso l'intera difesa paganese, ma poi il suo tiro viene deviato in angolo. Fuori misura, poi, la conclusione di Marseglia. La partita si spegne. Al 63' brutto fallo di Bollino su Milinkovic, ma l'arbitro non tira fuori il giallo. Al 65' Paganese ancora pericolosa, col diagonale di Firenze, che si perde di poco sul fondo. Lucarelli passa al 4-2-3-1, con l'ingresso di Ferri al posto di Mancini. Al 72' Ciccone si butta in area e si prende un meritato giallo per simulazione. Al 79' Maccarrone sbaglia il disimpegno in fase di impostazione difensiva, palla a Reginaldo che serve Parlati, il cui tiro viene respinto da Berardi. All'88' il portiere del Messina sbaglia un passaggio e lascia la porta vuota, bravo Maccarrone a salvare in scivolata. Al 91' il guardalinee richiama l'attenzione dell'arbitro, che poi espelle Reginaldo. L'ultimo squillo, al 92', è di Ciccone, che supera un avversario al limite dell'area ma batte sopra la traversa.

PAGANESE – MESSINA 2-0

PAGANESE: Liverani, De Santis, Alcibiade, Carillo, Della Corte, Firenze, Pestrin, Mauri (60' Parlati), Bollino (75' Herrera), Reginaldo, Cicerelli (86' Longo). All. Grassadonia

MESSINA: Berardi, Saitta, Maccarrone, De Vito, Marseglia (81' Capua), Da Silva, Musacci (46' Ciccone), Sanseverino, Mancini (66' Ferri), Milinkovic, Anastasi. All. Lucarelli

ARBITRO: Curti di Milano

RETI: 30' Alcibiade, 40' Firenze

AMMONITI: 72' Ciccone. ESPULSI: 91' Reginaldo