Il Messina si “sveglia” nell’ultimo giorno di mercato. 3 acquisti e 5 cessioni

Trenta giorni senza fare calciomercato, poi tutto nell’ultima giornata. A sbloccare le operazioni anche il preliminare di cessione delle quote societarie ai calabresi Gerace e Marcianò, firmato ieri. Nei giorni scorsi, il Messina aveva rescisso i contratti con Ionut, Lazar e Rafati, ora, invece, ha operato tre acquisti e quattro cessioni.

Vanno via due “big”, Pozzebon (al Catania) e Nardini (alla Pro Vercelli), oltre a Bramati e Mileto (all’Akragas) e Cristiano Ciccone (contratto rescisso, non ha mai giocato neanche un minuto, va al Mantova). Arrivano il centrocampista 23enne Sanseverino, che quest’anno ha giocato 17 volte in serie B nel Pisa, e i due del Catania, il centrocampista 23enne Da Silva (solo 6 presenze quest’anno) e l’attaccante Anastasi (7 presenze senza gol quest’anno, 2 gol in 19 presenze in quella precedente, 9 gol in 30 presenze due anni fa, 7 gol in 29 presenze tre anni fa, sempre in terza serie).

Ma la squadra si è indebolita o rafforzata? Se Bramati non è mai stato preso in considerazione da Lucarelli e Mileto raramente, il Messina perde due giocatori importantissimi e, in cambio, acquista un giovane dal buon curriculum come Sanseverino e due incognite come Da Silva e Anastasi, pur se apprezzati dal tecnico.

La notizia migliore, per il Messina, è quella di aver trattenuto gli altri suoi giocatori migliori, in particolare De Vito, Milinkovic, Mancini e Musacci. Su quest'ultimo, però, c'è un giallo. Perché a pochi minuti dalla fine del mercato, sembrava fatta per il suo passaggio al Taranto, insieme ad Akrapovic, in cambio di Lo Sicco. Il Messina avrebbe risparmiato sugli ingaggi, ma non è arrivato l'ok di Stracuzzi.

Chiuso il calciomercato, si potrà puntare eventualmente solo sugli svincolati. Raggiunto in minima parte l'obiettivo di sfoltire la rosa: in tutto, il Messina si libera di 8 contratti a fronte di 3 acquisti, quindi 5 giocatori in meno.