Il Messina centra l’obiettivo Treviso: una vittoria netta per risalire la china

Un Messina ancora imballato, supera per due a zero il Treviso al San Filippo e complice qualche risultato a favore, risale la china della serie B. L’importante, comunque, era vincere. Partita poco spettacolare, davanti a pochi tifosi coraggiosi (alle fine se ne conteranno 2600) e su un terreno reso viscido dalla pioggia caduta nel pomeriggio, che però ha avuto il merito di sbloccarsi dalla prime battute, grazie ad un rigore trasformato da Biancolino. Da registrare l’esordio in serie B sulla fascia sinistra del giovane Gaveglia, schierato dal primo minuto da Di Costanzo e che ha tenuto la sua corsia di difesa con buona disinvoltura che ha macinato kilometri prima di uscire stremato per crampi, nella ripresa. Il Treviso è parso poca cosa, forse per la stanchezza del turno infrasettimanale, forse perchè Pillon ha preferito schierare una squadra più difensiva del solito. Di occasioni da rete, se ne sono contate davvero poche nell’arco della gara, ma la prima è proprio dei veneti che al 9′ con Piovaccari (sostituto di Barreto), da dentro l’area, conclude in porta a colpo sicuro, ma il tiro dell’attaccante lombardo viene deviato quanto basta per uscire di poco alto sopra la traversa. La risposta del Messina non si fa attendere. Al 12′, infatti, Biancolino riceve in area avversaria e viene trattenuto da Viali, mentre prova una girata. L’arbitro non ha dubbi e decreta il rigore in favore dei giallorossi. Sul dischetto si reca lo stesso Biancolino il cui sinistro a fil di palo supera Calderoni e vale il momentaneo 1-0. Il Treviso tenta la reazione, ma al 26′ è ancora il Messina a farsi pericoloso: angolo di Cordova, sponda di Giosa per Moro che di testa si vede negare la gioia del gol da uno strepitoso Calderoni che con un miracolo d’istinto devia in corner. Il promo tempo è tutto qua. La ripresa si apre con mo stiramento di Piovaccari, costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Al suo posto entra Beghetto. I pensieri per il tecnico biancoceleste aumentano al 6′ quando Calderoni, in mischia, si fa sfuggire dalle braccia la palla, ma la retroguardia veneta è attenta nell’anticipo e sventa la minaccia. Al 9′ è il Messina a tremare: Pià viene lanciato a tu per tu con Manitta ed insacca comodamente in rete, ma il guardalinee annulla per fuorigioco. Il Messina prova gestire il vantaggio senza rischiare troppo ed i ritmi della gara iniziano a calare. Al 40′ è il neo-entrato Guigou a provarci direttamente su punizione, ma il destro del centrocampista uruguaiano sorvola la traversa. Al 49′, però, ci pensa Carmine Coppola (nella foto) a fare andare in delirio il pubblico del San Filippo, segnando di potenza la rete della sicurezza e sugellando una settimana non troppo positiva.

Il tabellino della gara:

Messina (4-4-2): Manitta 6; Galeoto 6.5, Zanchi 6.5, Giosa 7, Gaveglia 6 (16′ st Parisi 5,5); Lazzari 6, Cordova 6, D’Aversa 6 (25′ st Coppola 6.5), Schetter 5,5 (33′ st Stendardo sv); Moro 7, Biancolino 6.5. (Petrocco, Surraco, Degano, Bernardo). All.: Di Costanzo 6.

Treviso (4-4-2): Calderoni 6; Pianu 5.5 (17′ st Baccin 5.5), Viali 5.5, Dal Canto 5.5, Smit 6; Russotto 6.5, Gissi 5.5 (29′ st Guigou 5), Amodio 6, Scaglia 6; Pià 5.5, Piovaccari 5.5 (4′ st Beghetto 6). (Cordaz, Bonucci, Venitucci, Quadrini.). All.: Pillon 6.

Arbitro: Russo di Nola 6.5.

Reti: 12′ pt Biancolino (rig.), 49′ st Coppola.

Note: angoli: 4-4. Recupero: 1′ e 4′. Serata fresca, terreno in buone condizioni nonostante l’abbondante pioggia caduta nel pomeriggio. Spettatori circa 3mila. Ammoniti: Gissi (24′), Galeoto (31′), Pianu (33′), Dal Canto, Coppola, Guigou per gioco falloso.