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Calcio. Reggina, le motivazione del Tar, “la società amaranto sapeva che il termine era il 20 giugno”

“Gli adempimenti effettuati successivamente al termine perentorio del 20 giugno 2023, così come la relativa documentazione depositata dopo detto termine perentorio, non potranno essere presi in considerazione né dalla Co.Vi.So.C., né dal Consiglio federale”. Queste in sintesi le motivazioni il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Reggina. In buona sostanza, se Saladini, entro il 20 giugno avesse pagato i 757mila, la Reggina una volta ricorsa al TAR sarebbe stata riammessa in Serie B. Adesso invece, dovrà aspettare nuovamente l’ultimo verdetto, quello del Consiglio di Stato, previsto per il 29 agosto, anche se dovrebbe essere anticipato, vista l’urgenza, di una decina di giorni. Un verdetto comunque destinato a confermare quelli precedenti, della Covisoc, del Consiglio Federale, del Coni e del Tar. Gli amaranto poi, potranno ripartire, come ha spiegato anche Gravina qualche giorno fa,  dai dilettanti con una nuova matricola e una nuova denominazione.