5 assessori, 38 candidati e un ricco programma: le “carte” di Accorinti per Palazzo Zanca

“Sono l’ultimo in questa città”, con quest’attestato d’umiltà Renato Accorinti inaugura la sede del Movimento Cambiamo Messina dal Basso, in occasione della presentazione alla cittadinanza del programma costruito con i cittadini, degli assessori e dei candidati alla lista “Renato Accorinti Sindaco. Accanto a lui, nella coloratissima sede, i cinque assessori designati: Patrizia Panarello, Daniele Ialacqua, Guido Signorino, Sergio Todesco, Nino Mantineo. “Cambieremo tutte le regole sbagliate” – promette Accorinti nel suo discorso introduttivo– “ Un sindaco non può avere paura delle persone. Se abbiamo pochi soldi abbiamo tante idee a costo zero. Insegneremo a questa città che le istituzioni sono sacre, e lo dice uno che ha sempre avuto una mentalità anarchica, perché sono il fondamento dei diritti a partire da chi non ha voce. Noi ripristineremo la credibilità nelle istituzioni. Se la gente si avvicina a noi, del resto, è proprio per questo: non abbiamo pacchi di pasta, ma la credibilità, che ci viene dai valori portati avanti in quarant’anni di battaglie”. La lista, in tutto, comprende trentotto persone, tutte provenienti da storie molto diverse tra loro. “Lavoriamo tutti – continua Accorinti – non ci sono cariche più importanti, l’assessore dovrà essere diretto dai cittadini. finora chi vinceva diceva: comando. Nel nostro caso non sarò io a vincere, ma tutti noi, condividendo il lavoro”. Green Economy, tutela del territorio, beni comuni, solidarietà sociale, stop alla politica delle grandi opere, turismo sostenibile, criterio e responsabilità nell’amministrazione, progetti a costo zero e, soprattutto, cultura, alla portata di tutti. Questi a grandi linee i punti di un programma ricco e dettagliato. Lo scopo è traghettare la città al di là del baratro in cui l’ha proiettata la crisi economica e il dissesto comunale, ma anche l’impoverimento culturale e lo sgretolarsi della convivenza sociale. Per questo, secondo Accorinti, bisogna che i Messinesi si innamorino nuovamente di un territorio bellissimo, quanto trascurato e mal sfruttato. Due delle ipotesi a costo zero che verranno attuate in tal senso, saranno quella di chiedere all’Unesco di riconoscere lo Stretto di Messina patrimonio dell’umanità e quella di sfruttare finanziamenti europei per aprire il Pilone alla fruizione del pubblico. Per quanto riguarda l’assessorato ai beni comuni – al quale è stata designata Patrizia Panarello, ricercatrice universitaria – sarà immediatamente attuata l’apertura di centri culturali e di socializzazione in ogni quartiere. Ovviamente a costo zero, tramite la logica dell’autogestione, che lungi dall’essere una "bestemmia istituzionale", consentirebbe invece ai cittadini “di avere direttamente in cura il territorio in cui vivono”. Come spiega la stessa Panarello che promette la creazione di forti e capillari reti solidali. E a proposito di “fare da sé”, il professore universitario Nino Mantineo, a cui è stata affidata la Solidarietà Sociale e le politiche giovanili, auspica una vera e propria sollevazione delle periferie. “E’ facile prendersi cura degli ultimi stando comodamente in centro”- afferma Mantineo – “è arrivato il momento che siano gli ultimi a prendersi cura di sé stessi”. E aggiunge, però, che gli ultimi in questo momento sono gli anziani, i bambini ed i giovani, categorie di priorità assoluta nel programma della lista di Accorinti. Daniele Ialacqua, invece – professore designato all’Ambiente e alla Sostenibilità Urbana- garantisce la reale attuazione di un’efficiente strategia di rifiuti zero – “al contrario di certi candidati sindaco che parlano senza cognizione di causa”- annuncia un progetto: animali come noi e nuovi stili di vita, per modificare i nostri comportamenti quotidiani in senso ecologico. L’economista Guido Signorino, assessore al Bilancio e allo sviluppo Economico, nell’ammettere che il programma al riguardo è complesso come i temi che tratta, promette che, quantomeno, le scadenze amministrative saranno tutte rispettate. Il bilancio preventivo non verrà approvato l’ultimo giorno dell’anno”, afferma, per fare un esempio non a caso, e poi si scaglia contro la politica delle mega- opere: “che non ha mai portato un posto di lavoro aggiuntivo né fatto mai lavorare un impresa messinese”. Nel programma esposto da Signorino, oltre la green economy, spiccano i temi della tutela del territorio, del rilancio del mercato della navigazione, del turismo e dell’artigianato locale. Il ripristino, inoltre, di una Cittadella Fieristica degna di questo nome e la liberazione della Rada San Francesco. Nominato alla Cultura e all’Istruzione Sergio Todesco, direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali, che illustra un ricco programma sul tema, vista la forza con cui lo stesso Renato Accorinti punta sul concetto di cultura. Ancora stamattina ha affermato, infatti, che “la cultura è l’arma più forte per cambiare il mondo”. Un programma accurato, quello della lista Renato Accorinti Sindaco, che non promette chimere, improntato sulla responsabilità e sul coraggio di cambiare. (Eleonora Corace)