Ecco i “Coraggiosi” di Messina: “La politica non è nelle anticamere delle segreterie, ma tra la gente”

“Quando Fabrizio Ferrandelli, con coraggio, si è dimesso da deputato regionale, in estate, rinunciando ai privilegi ed allo stipendio per affermare la forza dei principi, mi sono riconosciuto in lui. Sono stato presidente dell’Atm dal ’94 al ’98. Quando, nel ’98 abbiamo perso le elezioni, con Provvidenti, io non ho esitato un giorno ed ho presentato le dimissioni al sindaco Leonardi. Lui mi invitò a restare ma risposi: abbiamo programmi diversi. Era il ’98 e da allora sono rimasto lontano dalla politica. Adesso, 17 anni dopo, la scelta di Fabrizio mi ha spinto a tornare a crederci”. Le parole di Gabriele Siracusano sono la prova del “contagio” delle idee e sintetizzano il messaggio del Movimento nato dentro il Pd ma che guarda oltre un partito vecchio, autoreferenziale ed abbarbicato alle poltrone.

Nella sala del Messenion ed alla presenza di Ferrandelli, si sono presentati in conferenza stampa, con tempi europei (pochi minuti ad intervento), i rappresentanti dei gruppi di Prima Messina, che, sull’onda di Prima la Sicilia il movimento I coraggiosi sta vedendo nascere numerosi in ogni comune.

“Non possiamo restare fermi a guardare- ha detto Roberto Falzea- C’è ormai una totale disaffezione nei confronti della politica. Ma l’antipolitica non è la risposta. L’unica soluzione è la Buona politica. Crediamo in questo progetto e sono tantissime le persone che nei territori si stanno muovendo per dire basta”.

I gruppi di Coraggiosi stanno crescendo in tutta l’isola e si stanno organizzando in vista delle amministrative 2016, che vedranno alle urne anche 14 comuni della provincia di Messina. In ognuna di queste realtà ci saranno le liste dei Coraggiosi ed i candidati sindaci.

“Ferrandelli ha dimostrato il coraggio delle azioni- ha continuato Siracusano- Gli ultimi 15 anni invece hanno portato alla mediocrità, questa è una classe dirigente scarsa. Dobbiamo cambiare Messina non solo dal basso, ma anche dall’alto di quella borghesia che ha guardato solo il proprio orticello e non si è spesa. Noi dobbiamo tirar fuori l’eccellenza di questa città, e chiudere il capitolo delle lamentele. Giovanni Falcone diceva: credo che ognuno di noi debba essere giudicato per quel che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irreprensibili”.

A coordinare i gruppi di Prima Messina sia cittadini che provinciali sarà Iole Nicolai, avvocato, in politica per passione, e messinese che con coraggio ha deciso di tornare nella sua terra per vincere la scommessa qui.

“Il rapporto con il territorio deve essere centrale- ha spiegato Iole Nicolai- E’ inaccettabile vedere ancora oggi l’anticamera nelle segreterie per elemosinare da chi non conosce il territorio quelle risposte che invece ci spettano di diritto. I siciliani sono stanchi di questa classe politica autoreferenziale. Le frane dei giorni scorsi rappresentano l’immagine simbolica di questa Regione. Noi siamo già pronti alle amministrative del 2016 in comuni come Capo d’Orlando, Patti, Torregrotta. A Messina siamo pronti ad aprire i nostri gruppi con quanti hanno davvero voglia di fare scelte coraggiose e far operare una nuova classe dirigente che abbia credibilità, capacità, radicamento nel territorio”.

Ed è proprio quel termine, credibilità, citato dalla Nicolai, che è ormai venuto in una classe politica e amministrativa che finge di non vedere l’isola allo stremo e senza futuro e che per paura di perdere poltrona e potere non pone fine ad una disastrosa esperienza di governo regionale e di Assemblea regionale.

“ Chiudete gli occhi e chiedetevi da chi dei 90 deputati vi sentite davvero rappresentati- commenta Maurizio Scaglione- Ve lo dico io. Nessuno. Il Pd sta alleandosi con tutti, con Alfano, con Art.4, Sicilia Futura. Mi chiedo, ma perché chiamare Sicilia Futura un partito nel quale c’è gente che è in politica da 30 anni? A chi obietta che almeno “hanno esperienza” io replico, se questi 90 sono persone che hanno esperienza, per favore, diamo fiducia a chi è inesperto e farà meno danni e costruiremo insieme l’esperienza vera. Non mi sento rappresentato da chi sa solo andare con il cappello in mano nelle segreterie per chiedere i diritti”.

La Sicilia affonda ma i 90 del Titanic non si accorgono degli 8 miliardi e mezzo di deficit strutturale, dei milioni di euro persi dall’Europa.

“La Sicilia è divisa in 3 e servirebbero ponti nella Sicilia piuttosto che ponti dalla Sicilia all’Italia- ha ricordato Ferrandelli- Eppure il segretario regionale del Pd Raciti, ormai diventato il portavoce di Alfano si ricrede sul Ponte senza neanche chiedere cosa ne pensino i democratici di Messina…..Ed il partito ha liquidato la vera questione morale del governo Crocetta evidenziata dalle dimissioni della Borsellino, sostituendola con il capogruppo all’Ars. Questo partito degli eletti è morto e sarà spazzato dalla storia”.

Le dimissioni del sindaco di Roma Ignazio Marino potrebbero accelerare i movimenti anche in Sicilia, “commissariata” dal governo Renzi che ha impugnato le ultime (e probabilmente uniche) 3 leggi partorite faticosamente nell’isola. Anche il “tutor” inviato in giunta, l’assessore Baccei, nei giorni scorsi alla Corte dei conti ha sottolineato il dato drammatico dei 500 milioni di buco. Ma il Pd siciliano è terrorizzato dalle elezioni anticipate.

“Se Renzi commissaria Crocetta significa che sopperisce ad un’incapacità che è di giunta e di Assemblea insieme. Mentre la Sicilia a fine anno perderà 22 milioni di euro che l'Europa ha destinato ai Beni culturali a Messina Marzia, laureata, è costretta a lavorare al Cepu la mattina, fare lezioni private al pomeriggio e servire ai tavoli in un locale la sera. Non penso si arrivi alla scadenza naturale, nonostante questo Pd che dovrebbe essere commissariato. Il Pd degli eletti, di Lumia, Cracolici, Cardinale, sarà spazzato via, non può cambiare la Sicilia. Un segretario regionale che sembra il portavoce del Ncd deve essere commissariato. A Messina ed al commissario Carbone chiederemo i Congressi ma con le tessere vere”.

Il cammino dei Coraggiosi e di Prima la Sicilia è ancora all’inizio . Il 17 appuntamento a Palermo per la manifestazione “Pd in Sicilia: io non ci sto”. Il 23 alla Feltrinelli di Palermo incontro con Pierangelo Buttafuoco, Claudio Fava e Fabrizio Ferrandelli.

Rosaria Brancato