Pulizie al Policlinico, revocato il nuovo bando e prorogato il precedente

Il direttore amministrativo del policlinico, Michele Gullo, ha riconosciuto la necessità di ritirare il contestato bando sul servizio di pulizia e di indire al più presto una nuova gara.

La Filcams Cgil esprime soddisfazione per la revoca di un bando più volte contestato “per alcune gravi criticità e clausole foriere di equivoci che mettevano a rischio i livelli occupazionali e la qualità del servizio di pulimento”.

Il sindacato, dopo ripetute segnalazioni e dopo avere anche coinvolto il Prefetto, al quale era stata chiesta la convocazione dell’Osservatorio provinciale sul pulimento, e l’Assessore regionale alla sanità, ieri ha incontrato il direttore amministrativo del Policlinico di Messina il quale ha riconosciuto la necessità di ritirare il bando contestato e indire al più presto una nuova gara.

“Il dottor Vullo ha rilevato le forti criticità che il bando presentava e si è impegnato a ritirarlo – spiega Carmelo Garufi, segretario generale della Filcams Cgil di Messina -. Un problema, quello del bando, che riguardava non solo i livelli occupazionali ma soprattutto i livelli qualitativi del servizio di pulizia nell’ospedale”.

Per i prossimi mesi, nelle more della predisposizione del nuovo bando e dell’espletamento della gara, il servizio di pulimento verrà garantito in regime di proroga.

Attualmente per effettuare il servizio di pulizia dei 9 padiglioni del Policlinico più le altre strutture interne ed esterne del plesso per oltre 170mila metri quadri coperti e oltre 150mila esterni che vengono puliti una volta o due al giorno a seconda della tipologia di reparto, sono impiegate circa 220 unità di personale. “Il bando contestato riduceva di circa la metà la forza lavoro e l’impegno sulla pulizia dei reparti con gravi conseguenze – come denunciato dalla Filcams- di carattere igienico oltre che occupazionale”.

“Il direttore Vullo ha condiviso le nostre preoccupazioni sul bando e si è quindi impegnato a modificarne i punti più controversi – spiega Garufi -. Un risultato positivo sia per i lavoratori che per l’utenza”.