Picciotto: “Insediare subito il Consiglio camerale. Pronti a forme di proteste plateali”

L’ultimo atto risale allo scorso 1. aprile ed è l’approvazione di un emendamento in Senato. Le Camere di Commercio delle città metropolitane possono mantenere la propria autonomia anche se non raggiungono la soglia delle 80mila imprese iscritte. Entro un anno, il Governo dovrà emanare un decreto legislativo per la riforma dell’organizzazione, delle funzioni e del finanziamento degli enti camerali.

Ma nel frattempo? “É calato il silenzio, dopo la nostra opposizione ferma che ha bloccato il tentativo di accorpare l’Ente camerale a quello di Catania”. E’ il presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto, a riaccendere i riflettori sulla vicenda.

“Da parte nostra, nonostante l’immobilismo inquietante dell’assessore Linda Vancheri – prosegue Picciotto – stiamo andando avanti affinché si insedi il Consiglio camerale e per questo motivo abbiamo presentato due distinti atti d’interpello alla Camera di Commercio di Messina e all’assessorato regionale alla Attività produttive, per fare chiarezza su una vicenda che presenta a nostro avviso troppi lati oscuri e sulla quale a questo punto dovrebbe intervenire la magistratura. Invitiamo, inoltre, il Governatore Rosario Crocetta a intervenire in maniera fattiva, dando risposte concrete al mondo dell’impresa messinese”.

E se le risposte dovessero tardare ancora, “siamo pronti a forme di protesta plateali – conclude Picciotto – e disposti, se necessario, anche a occupare l’assessorato regionale”.