Picciotto: “No ad un nuovo bando. Si insedi il Consiglio camerale del 2013”

Confcommercio non parteciperà alcun nuovo bando per la ricomposizione del Consiglio camerale, "perché il Tar ha stabilito che le procedure corrette sono quelle del 2013". L'annuncio è del presidente Carmelo Picciotto, che torna per l'ennesima volta sulla questione. “Nell'oblio generale di una città che è costretta ad un’inerzia strutturale – prosegue -, la Confcommercio intende confermare la propria irremovibile posizione nell'ambito delle regole nella ricomposizione del Consiglio Camerale. Non sono bastati tre anni di battaglie legali e quattro sentenze della magistratura amministrativa, che ha condannato e imposto all’Assessorato Regionale (presidiato da un esponente designato da Confindustria), di ottemperare al bando dell’agosto 2013, per ripristinare la legalità. Forti e particolari interessi che ci sfuggono e che passano sulla pelle delle imprese e del tessuto economico messinese hanno prevaricato i diritti legittimi imponendo un commissariamento che come obiettivo ha centrato il default camerale ed in alternativa la consegna della Camera di Commercio di Messina a Catania. Per tale motivo in linea con la coerenza di una scelta che crede nella magistratura e nella giustizia procederemo in continuata solitudine e con una politica sorda ad impugnare qualsiasi tentativo di nuovo Bando per la ricostituzione del Consiglio Camerale attenendoci a quello del 2013 riconosciuto dal Tar. Di conseguenza ci asterremo dal presentare qualsiasi nuova istanza di partecipazioni a nuovi bandi artatamente elaborati per i ‘forti’ del momento, in danno e beffa a tutti coloro che non sono rappresentati nel Governo Regionale”.