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Cancelleri: “A Messina e in Sicilia indietro nelle infrastrutture ma stiamo recuperando”

MESSINA – Giancarlo Cancelleri è arrivato ieri in città per sostenere la coalizione di centrosinistra. Tuttavia, nel comitato elettorale del Movimento 5 Stelle, non si è sottratto alle domande come sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. In primo piano il tema cruciale delle infrastrutture nel territorio messinese e regionale. Al suo fianco il deputato regionale Antonino De Luca, sempre del M5S.

Quanto al Ponte sullo Stretto e alle divisioni all’interno della coalizione, il sottosegretario ha specificato che non sarà all’ordine del giorno del futuro sindaco (“Non decide lui”). “Una volta valutata la fattibilità dell’opera, si aprirà un grande dibattito pubblico all’interno delle comunità”, ha detto.

“Quarant’anni di mancati interventi”

Cancelleri (M5S) ha subito specificato: “La Sicilia sconta un’arretratezza di trenta, quarant’anni, di mancati interventi sia nella manutenzione sia nella programmazione di nuove costruzioni. Ma non possiamo limitarci a dire che siamo indietro senza fare niente. Sarebbe un modo per farci del male, stile Tafazzi. Invece, dobbiamo aggiungere: siamo indietro ma stiamo recuperando. Stiamo investendo tantissimo – ha precisato il sottosegretario – e sui 120 miliardi degli investimenti ferroviari di Rfi (Rete Ferroviaria Italia), 20 miliardi sono in Sicilia”.

A. De Luca e Cancelleri

“Abbiamo a disposizione una cifra superiore a quella delle altre regioni e siamo la prima regione per investimenti. Ciò significa che nei prossimi dieci anni – ha annunciato il sottosegretario – avremo investimenti importanti: la velocizzazione della Messina-Catania-Palermo e tanti altri interventi che si stanno facendo per migliorare, rendere funzionali e velocizzare le autostrade, ad esempio. Sono gli unici? No, questi intanto sono soldi sicuri e dureranno per dieci anni”.

“Dobbiamo inserire altri interventi – ha precisato Cancelleri – come quelli per la Castelbuono-Patti e la Castelvetrano-Gela. Andiamo avanti”.

“550 milioni di euro al Cas e 500 milioni per l’attraversamento dinamico”

Ha affermato Cancelleri: “Abbiamo appena stanziato come governo nazionale 550 milioni al Cas (Consorzio per le autostrade siciliane). 350 per costruire il nuovo lotto della Modica Scicli, 200 milioni per gli interventi. Ci sono 30 milioni di euro destinati alla tangenziale di Messina, non più rinviabili. Gli elementi critici non mancano: si deve intervenire su A18 e A20 per la sicurezza e il miglioramento, ad esempio”.

Il sottosegretario risponde anche sul Ponte sullo Stretto, precisando che il dibattito sull’opera non ha bloccato l’azione del governo: “Dalle parole siamo passati ai fatti. Abbiamo messo 500 milioni di euro per l’attraversamento dinamico, 4 nuove navi, scali per gli imbarcaderi e per i cittadini, stiamo riprendendo le stazioni ferroviarie di Messina, Villa San Giovanni, e stiamo mettendo i treni con le batterie. Dobbiamo infatti velocizzare i tempi di traghettamento”.

“Sul Ponte la coalizione non si dividerà”

Ha sostenuto il politico siciliano, nato a Caltanissetta nel 1975: “Per il Ponte, attendiamo il progetto di fattibilità, che come governo abbiamo affidatoa Rfi. Qnando si sarà compiuta la fase della fattibilità, si avvierà un grande dibattito pubblico con amministrazioni comunali e cittadini. Perché dovranno decidere loro”.

Riguardo al tema, Cancelleri non crede che ci saranno ripercussioni all’interno della coalizione a sostegno di Franco De Domenico sindaco: “La coalizione è tarata su un programma di città dopo anni di chiacchiere e di annunci. Abbiamo le idee chiare per risolvere i problemi di Messina. In futuro il dibattito pubblico chiamerà in campo tutti quanti e su questo parleremo. Ma riguarda il governo nazionale, che ha delle responsabilità per il passato”.

RIleva il sottosegretario: “Opere di arricchimento sono urgenti: il governo nazionale deve dire cosa vuole fare sul waterfront. Vogliamo interrare la zona ferroviaria per ridare finalmente il mare alla zona ionica del litorale messinese? Non mi interessa parlare di mega opere scollegate dalla città ma di scelte concrete”.

“Un’alleanza solida Pd – M5S”

Per Cancelleri, “a Messina la coalizione ampia, larga, anticipa la dinamica per le regionali. In primo piano un’alleanza solida con il Pd. Una collaborazione nei territori, frutto di progetti e valori in comune. Puntiamo anche a un allargamento significativo al centro. A Scicli la coalizione comprende l’Udc. A Messina fanno parte della coalizione elementi centristi, oltre alla sinistra storica. E questo a noi interessa: è uno schema nuovo”.

“Messina laboratorio politico”

Ieri a Messina Cancelleri, De Domenico, A. De Luca e Zafarana a sostegno anche di Alessandro Geraci, candidato presidente della III Municipalità

Ha precisato Cancelleri: “Noi non siamo contro il candidato a sindaco di Cateno De Luca. Mi scuso ma non ricordo il suo nome… I papà in politica sono ingombranti. (Il riferimento è a Basile, n.d.r.). Non siamo contro Croce. Faremo loro gli auguri se vinceranno. Noi abbiamo come nemico quello che in città non si è fatto. I nemici sono i problemi di Messina”.

De Luca: “Al via le primarie digitali per scegliere il candidato alla presidenza regionale”

Ha osservato a sua volta il deputato regionale Antonino De Luca: “Le primarie per la Regione? Il M5S ha sempre fatto una selezione interna con il voto digitale. Il Pd le aveva proposte con il vecchio sistema (le primarie con i gazebo, n.d.r) e noi ci siamo opposti fermamente”.

Ha continuato il deputato messinese: “Siamo nel 2022 e noi siamo per la democrazia diretta e partecipata. Fa parte della nostra formazione politica fare scegliere i candidati alla base elettorale, mettendo a disposizione una delle nostre piattaforme”.

“La candidatura di Claudio Fava? Al collega faccio il mio in bocca al lupo. Si è candidato alla presidenza il giorno dopo che è stato eletto in Consiglio… La candidatura appare rispettabile – ha dichiarato De Luca – ma senza un esercito di sostenitori come si fa? Si dovrà verificare se chi lo sostiene potrà presentare le liste nelle nove province. Bisogna essere leader di una coalizione e non di sé stessi”.