Il Comune adesso aspetta solo i soldi, i primi 313 disoccupati pronti per lavorare

Cantieri di servizi, un altro passo è stato compiuto. Adesso mancano davvero solo i soldi da parte della Regione. Qualche giorno fa era arrivata una bella tirata d’orecchie per l’amministrazione Accorinti da parte del deputato regionale del Pd Filippo Panarello che in una dura interrogazione chiedeva i motivi per cui Messina, insieme a Milazzo e Barcellona, non avesse ancora chiuso tutte le procedure per ottenere i finanziamenti dalla Regione per avviare i cantieri e dare finalmente una piccola opportunità di lavoro a centinaia di messinesi disoccupati. I ritardi avevano indotto il deputato messinese a farsi sentire per dare un input agli amministratori di Palazzo Zanca che a quanto pare hanno deciso di non perdere ulteriore tempo e di spedire tutto a Palermo per sbloccare i decreti di finanziamento.

Con una delibera di giunta esitata pochi giorni fa l’amministrazione ha proceduto alla richiesta di accredito delle somme finanziate per i cantieri servizio per cui l’iter è già stato definito. In pratica il Comune è finalmente riuscito a inviare alla Regione tutte le schede complete dei progetti e tutti i numeri relativi al personale che sarà impiegato, ai costi per ognuno, al monte ore. In questa prima fase partiranno tutti e 26 i progetti che il Comune aveva presentato un anno fa ottenendo il via libera dall’Assessorato palermitano, 4 di questi saranno anche replicati in modo da consentire il turnover del personale impiegato, dando così a più gente la possibilità di un lavoro, seppur per soli tre mesi.

Secondo le schede inviate saranno 313 i lavoratori che saranno chiamati nei cantieri di servizi non appena a Messina giungeranno i finanziamenti per partire. Scorrendo gli elenchi salta fuori che in tutti i servizi i lavoratori saranno occupati per 80 ore mensili e per non più di tre mesi, in quasi tutti i settori saranno occupati dai 15 ai 20 operai a cantiere e si va dalla manutenzione dei tombini alla scerbatura e spazzamento, pulizia e decoro delle spiagge, Pedibus, vendita a bordo dei biglietti Atm.

Il finanziamento che il Comune chiede per avviare questa prima fase, in attesa di valutare quali progetti replicare, è di 1.281.823 euro che serviranno dunque a dare lavoro a oltre 300 disoccupati messinesi e dovrebbero anche portare diversi benefici alla città, vista la tipologia dei servizi che partiranno. In tutto a Messina sono toccati 2,3 milioni di euro, alla fine dovrebbero essere circa 800 i messinesi che riusciranno a trovare una collocazione, senza le graduatorie davanti però i difficile poter dire con certezza il numero perché ci sono diverse variabili nel costo di ogni singolo lavoratore che dipendono da piazzamento in graduatoria, condizione economica, status familiare.

La certezza è che dopo tanti ritardi finalmente qualcosa si è mosso. Ritardi anche burocratici perché nel frattempo a rallentare ulteriormente l’iter c’era stato anche un ricorso accolto dal Tra e che aveva costretto l’amministrazione a riformulare la graduatoria e rielaborare le schede progettuali che intanto erano state approvate dalla Regione. Adesso sembra tutto superato. Non resta che attendere che i soldi arrivino materialmente in cassa.

Francesca Stornante