Sciopero Terminal Tremestieri, adesione totale. E al porto chiude uno dei due scivoli

Per il porto di Tremestieri è stata l’ennesima giornata campale: da un lato lo sciopero dei lavoratori di Terminal Tremestieri, dalle 11 alle 23, con un’adesione che ha raggiunto il 100 %; dall’altro l’ennesimo insabbiamento, pur se minimo e di una sola invasatura, che ha determinato la chiusura di uno dei due scivoli.

Fast Confsal e Ugl Mare si sono riunite in sit-in alla Passeggiata a mare, di fronte al monumento ai marinai russi. Hanno distribuito alcuni volantini agli automobilisti in transito, chiedendo supporto per la battaglia a difesa del proprio posto di lavoro. A fine marzo, verrà espletato il nuovo bando per la concessione delle aree del porto di Tremestieri e non è detto che la società di cui sono dipendenti vi parteciperà. La clausola di salvaguardia tutelerà un buon numero di lavoratori ma non tutti. Per questo chiedono che gli eventuali esuberi vengano assorbiti dalle tre società che compongono la Terminal: Caronte e Tourist, Meridiano Lines e Bluferries. Finora, però, nessuna apertura.

“Siamo certi – dicono – che l’azione di protesta sindacale indurrà le società a dare la giusta importanza alle legittime richieste avanzate e che si convinceranno a riaprire un serio tavolo di lavoro e dialogo sulla vicenda”. L’auspicio è proprio quello che si organizzi prima possibile un confronto responsabile per garantire il loro futuro lavorativo. Se a breve non arriveranno buone nuove, sarà prevista una seconda azione di sciopero, stavolta di 24 ore.

Dai problemi lavorativi a quelli relativi all’insabbiamento. Il porto aveva riaperto a pieno regime solo lo scorso 26 gennaio. Adesso, a sole tre settimane da quella data, si è resa necessaria la chiusura di uno dei due scivoli. La sabbia non hai mai smesso di entrare e adesso ha raggiunto un livello tale da non garantire la profondità minima dei fondali nello specchio acqueo antistante al molo di sopraflutto. Si tratta di un accumulo di quantità minima ma sufficiente a interdire l’utilizzo contemporaneo dei due scivoli in sicurezza.

Adesso, come ogni volta, si dovrà attendere l’autorizzazione regionale. Dei lavori se ne occuperà ancora l’impresa La Dragaggi che, almeno questo, ha già dimostrato di saper fare in fretta. L’impressione è che tutto si possa risolvere in pochi giorni, la certezza è che il porto di Tremestieri non dà alcuna garanzia di continuità e che potrà farlo solo al termine dei lavori di ampliamento. Peccato che, nella migliore delle ipotesi, passeranno almeno tre anni. Ma il rischio è che, in realtà, trascorra molto più tempo, visto che non si è ancora superato lo scoglio della conferma dei finanziamenti.

(Marco Ipsale)