La Regione non proroga l’ordinanza, chiude la discarica di Motta. Emergenza in arrivo

Il copione si ripete. Esattamente uguale. Era accaduto lo scorso 7 giugno ed è accaduto anche oggi: ieri è scaduta l'ordinanza regionale che autorizzava il conferimento dei rifiuti nelle varie discariche siciliane. A Palermo evidentemente nessuno si è preoccupato di rinnovarla o prorogarla in tempo utile. E così oggi i Comuni si sono ritrovati ancora una volta a fare i conti con tonnellate di spazzatura che hanno viaggiato avanti e indietro. Anche Messina rischia una nuova emergenza: la discarica di Motta S. Anastasia ha chiuso i suoi cancelli, dalla mezzanotte di ieri non è più possibile scaricare i rifiuti. Otto autoarticolati di Messubambiente hanno macinato chilometri invano e una volta giunti a Motta S. Anastasia si sono trovati costretti a tornare indietro. Circa 200 tonnellate di spazzatura raccolte la scorsa notte sono rimaste sui mezzi. E adesso per la città sarà subito emergenza perché quando i mezzi per il trasporto restano carichi per messinambiente diventa impossibile espletare la raccolta perché non c'è la possibilità di stoccaggio dei rifiuti. Il solito circolo vizioso che farà ripiombare la città in emergenza.
Per questo l'assessore Daniele Ialacqua a scritto al prefetto di Messina, Francesca Ferrandino, per segnalare la situazione in cui si trova la città e mettere in luce le responsabilità: “Ad oggi non vi è notizia della proroga, prevista dall'ordinanza del presidente della Regione Siciliana n. 5/rif. del 7 giugno scorso, che avrebbe dovuto disporre fino al 30 novembre l'autorizzazione a conferire i rifiuti della città e di numerosi comuni del messinese presso la discarica di Motta Sant'Anastasia, l'utilizzo del personale ATO e la nomina dei commissari delle SRR. E' evidente – prosegue Ialacqua nel documento – che ulteriori ritardi, nell'emanazione del provvedimento presidenziale di proroga, comporteranno l'impossibilità del conferimento dei rifiuti in discarica e la consequenziale sospensione della raccolta degli stessi, nella previsione che possa determinarsi una situazione a rischio di emergenza rifiuti”.
Francesca Stornante