Sempre più vicina l’emergenza rifiuti, Crocetta mette in ginocchio Messina

Una situazione esplosiva. E quello che fino ad oggi è stato considerato un rischio da scongiurare a tutti i costi, nel giro di pochi giorni potrebbe diventare amara realtà. Messina è ad un passo da un’emergenza rifiuti che potrebbe davvero assumere dimensioni catastrofiche. Questa volta non sono i mezzi guasti, i soldi che mancano o i lavoratori che scioperano: è la Regione che sta mettendo la città di fronte ad una situazione insostenibile. Con l’ultimo decreto siglato due giorni fa, il presidente Rosario Crocetta ha dato precise indicazioni sul conferimento in discarica, rimodulando le quantità che i singoli comuni possono scaricare giornalmente. Messina passa dalle 289,5 tonnellate alle 261 tonnellate che potrà far partire ogni giorno per Motta S. Anastasia, un quantitativo che non basta per smaltire i rifiuti cittadini.

Lo ha detto a chiare lettere anche oggi il commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò durante la V commissione consiliare presieduta dalla consigliera Rita La Paglia. Si è parlato di differenziata, di raccolta porta a porta, ma soprattutto dell’emergenza ormai alle porte. “Nel giro di pochi giorni Messina sarà una discarica. Non potendo scaricare come abbiamo fatto fino ad oggi, resteranno sulle strade circa 50 tonnellate di spazzatura al giorno. Purtroppo basteranno pochi giorni per ritrovarsi con le strade piene ma noi non sappiamo come fare. Chiedo l’intervento del Prefetto e tramite, l’assessore Ialacqua che oggi è andato a Palermo con il sindaco Accoranti, chiedo al presidente Crocetta di rivedere quel decreto che entra in vigore da dopodomani e che mette in ginocchio Messina. Se nessuno farà niente mi rivolgerò direttamente alla Magistratura” ha detto Calabrò alla fine dell’audizione in commissione consiliare. Il provvedimento scatta dal 15 luglio e le dichiarazioni di Calabrò hanno messo in allarme i consiglieri comunali che domani torneranno a riunirsi in seduta straordinaria per capire e discutere quali eventuali azioni mettere in campo per sollecitare il governo regionale a fare un passo indietro.

Un provvedimento che è già stato duramente contestato anche da una parte di deputazione nazionale, come la deputata 5Stelle alla Camera Claudia Mannino, che ha parlato di “atti illegittimi, scritti male e spesso senza rispettare le procedure stabilite dalla legge, tutto a corredo di una gestione fatta più con comunicati stampa che con azioni concrete in difesa dei cittadini e dell'ambiente”.

La crisi dei rifiuti in Sicilia è arrivato anche sul tavolo della Commissione europea. Ad accendere i riflettori, l’interrogazione presentata dall’eurodeputato Salvatore Cicu (Ppe) sugli effetti devastanti, in termini sanitari, sociali, ambientali ed economici, della “irregolare gestione – si legge nell’interrogazione – che ha generato un sovraccarico nei sistemi di smaltimento”. Il parlamentare siciliano, trapiantato in Sardegna, pone l’accento anche sulle serissime ripercussioni sulla salute pubblica, in particolare sulle acque. “Ho sollecitato – spiega – la Commissione europea a esprimersi su questa crisi gravissima, legata solo all’improvvisazione gestionale e amministrativa del governo della rivoluzione mancata”.

Una situazione che dunque può solo peggiorare, soprattutto in quelle zone già da bollino rosso, come la riviera nord. Oggi è ancora il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo a chiedere interventi urgenti: “Nella pineta di Calamona l’eternit abbandonato da oltre un mese da qualche incivile fa da cornice ai numerosi turisti, bagnanti e residenti che transitano dalla trafficata arteria. Alcune lastre si presentano sbriciolate e pericolose per la salute pubblica. Sul lungomare di San Saba in alcuni punti la spazzatura ha invaso la carreggiata creando pericoli ai mezzi in transito, ci sono residenti che si sono già rivlolti alle Forze dell’Ordine denunciando problemi igienico sanitari”. Biancuzzo chiede a MessinAmbiente e all’assessore Ialacqua di dare assoluta priorità con interventi completi, eliminando tutta la spazzatura, nei villaggi di Acqualdrone, San Saba, Rodia, Tranatonio, Orto Liuzzo. Chiedo inoltre di voler eliminare tutta la spazzatura esistente ai bordi della strada statale 113 dir nel tratto che va da Ponte Gallo a Spartà e la spazzatura depositata nelle scarpate. “La buona volontà non basta. Siamo in piena stagione estiva, bisogna intervenire immediatamente eliminando tutta la spazzatura”.

Francesca Stornante