“Abbiamo visto cose che non avremmo mai pensato di vedere”. La premiazione della squadra vincitrice della “Caccia al Tesoro Ecologica”, alla Marina del Nettuno, il giorno dopo la gara vera e propria che si è svolta domenica, comincia con una battuta di Pino Falzea, presidente di CapitaleMessina che ha lanciato l’iniziativa, e continua con lui che racconta di medici autorevoli capaci di contendere rifiuti alla strada “senza vergogna”, di ragazzi che s’inerpicano per superare barriere e raccogliere un’ultima carta, di coppie che trascinano sacchi immensi … Accanto al presidente, ci sono Antonio Barbera, coordinatore del tavolo tematico Turismo e cultura” dell’associazione, e Titti Di Cristina, responsabile dell’iniziativa.
Dodici squadre, una settantina di partecipanti, cinque ore di gara, dalle 9 alle 14, un’area compresa tra Viale Principe Umberto, via della Zecca, Via I Settembre e Piazza Vittorio Emanuele Orlando, in pieno centro storico. E, soprattutto, il risultato finale: 1582,25 chili di rifiuti differenziati, più di una tonnellata e mezza. Il primo, più significativo dato della “Caccia” è proprio il quantitativo conferito dai partecipanti all’isola ecologica di Gravitelli. Quantitativo che, nel dettaglio, si compone di 244 chili di cartone, 382 di carta, 380 di plastica, 569 di vetro, 7 di lattine e altri metalli. L’altro dato – come sottolinea Titti Di Cristina – è la bravura dei concorrenti, che hanno saputo cosa raccogliere e come dividere il raccolto. “Tutti preparati e determinati”. E un ultimo spunto generale sta nel fatto che – ricorda Antonio Barbera – “i messinesi hanno risposto numerosi e con entusiasmo alla sfida lanciata da CapitaleMessina” che li ha “attrezzati” fornendo loro materiale informativo, la cartina e un kit composto da maglietta, guanti e sacchi per la raccolta. Tanti gli sponsor, compresa Messinambiente, con tanto di pesatura ufficiale nell’area ecologica, che alla premiazione è presente con Cesare Corrieri, responsabile della raccolta differenziata.
Vincitrice, con 322,55 chili differenziati raccolti, è la squadra de “I trovatelli”: Paola Celi, Giovanna Dell'Acqua, Massimo Di Dio, Alexia Pelle, Luigi Sidoti. Per tutti loro, viaggio andata e ritorno e biglietto d’ingresso all’Expo. Poiché, però, le squadre avrebbero potuto essere formate da un massimo di sei componenti, e lo straordinario “equipaggio” che ha vinto ne conta solo cinque, a sorpresa, il sesto biglietto per Milano è stato estratto a sorte. Baciato dalla fortuna Mario Lorenzin della squadra "Mezzapillo", squadra che ha totalizzato 204,6 chili. Ed ecco le altre squadre: “Selvagge” (90,5 chili), “Agorà” (163,55), “Catafunky” (244,8), “Stai con noi” (28,3), “Masterchef” (10,85), “De Spaz Girls” (111,65), “Sempre Verde” (175,95), “Insieme si può” (87,95), “Agrina” (72), “Gerit” (69,55). E su queste ultime due squadre, un’annotazione in più: Agrina sta per Analisi e Gestione dei Rischi Naturali e Antropici mentre Gerit sta Analisi e Gestione dei Rischi Territoriali. Rappresentano i due corsi di laurea di Geologia dell’Ateneo messinese, rispettivamente triennale e magistrale, con quest’ultimo, Gerit, destinato alla chiusura già dal prossimo anno. Le due squadre erano rigorosamente composte da docenti, studenti ed ex studenti, a conferma della compattezza della comunità di riferimento.
“Era la prima iniziativa pubblica di CapitaleMessina – concludono a una voce il presidente Falzea e il portavoce Gianfranco Salmeri – e ha superato le nostre aspettative”. L’idea, proposta da Titti Di Cristina, analizzata e affinata nel tavolo tematico sul turismo, è letteralmente “tracimata” fino a coinvolgere per intero l’associazione, che l’ha plaudita, l’ha organizzata e ne ha fatto una sorta di “grido di battaglia”. Non a caso il premio per la migliore squadra in campo è composto da un minipacchetto, viaggio e biglietto d’ingresso, per l’Expo a Milano. Come a dire che quelli di CapitaleMessina promuovono il piacere della partecipazione civica al “destino” della propria città e lo fanno sostenendo l’idea strategica di immaginarla, questa città, bella e appetibile, capace di rendere orgoglioso chi la abita e di accogliere sapientemente chi vi soggiorna per turismo.
Quello che i numeri non dicono è però l’atmosfera che si è respirata durante la gara all’ultimo rifiuto. Entusiasmo e passione l’hanno fatta da padroni. Le tante foto scattate da curiosi e fotografi lo raccontano. Sorrisi orgogliosi, squadre compatte, concentrazione massima: tante “cartoline” della Messina che si vorrebbe. Come quella dell’aiuola della piazzetta tematica Terra, tra via Garibaldi e la cortina del Porto, che il presidente Falzea, e altri “fondatori” dell’associazione, Gino Privitera e Donatella Capillo, per dirne solo due, hanno voluto pulire e abbellire: tolte le erbacce, piantati i fiori, pur se nulla c’entrava con la gara in senso stretto, l’aiuola faceva da bello sfondo al gazebo della “Caccia”, in mezzo ai tanti concorrenti in maglietta.