L’inseguimento sul viale della Libertà, patteggia Pispisa

Ha patteggiato un anno e quattro mesi il trentanovenne Francesco Pispisa, arrestato dai carabinieri due settimane fa per evasione e resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. Comparso davanti al giudice monocratico Scolaro per il processo direttissimo, il suo difensore, l'avvocato Pietro Ruggeri, ha chiesto per lui di patteggiare la condanna, con l'assenso dell'accusa, il PM Vinci. Pispisa ha anche ottenuto i domiciliari, ma deve comunque restare in carcere, a Brucoli, fino al 2017 per una precedente condanna. Proprio per uscire dalla cella aveva usufruito di un permesso premio di 5 giorni, a Messina, che avrebbe pero' dovuto trascorrere ai domiciliari. Invece era stato sorpreso a scorrazzare in motorino dai militari del Nucleo Radiomobile di Messina. Per di più, nel tentativo di sfuggire all'arresto, ha forzato il posto di blocco, venendo bloccato dopo un rocambolesco inseguimento in mezzo al traffico e i passanti, lungo il viale Annunziata. E' qui che l'uomo stava viaggiando, con un altro passeggero, sul due ruote. Alla vista dell'Arma impegnata nei controlli stradali, Pispisa ha dato gas cercando di allontanarsi senza dare nell'occhio. La manovra ha invece insospettito i militari del Nucleo Radiomobile che gli hanno intimato l'alt. Niente da fare: il motorino ha sgommato, forzando il posto di blocco e tentando la fuga, con i carabinieri alle calcagna. L'inseguimento è durato poco, i due fuggitivi a bordo del motorino sono stati fermati poco dopo e condotti in caserma.