Detenuto aggredisce brutalmente agente penitenziario

Ennesima aggressione in carcere ai danni di un agente di polizia penitenziaria. A denunciarla è il Sippe, la maggiore sigla sindacale delle guardie carcerarie.
L’episodio risale a ieri, poco prima delle 13: un detenuto pretendeva di cambiare cella ed al rifiuto da parte dell’agente che lo controllava ha reagito strappandogli il metaldetector e cominciando a colpirlo violentemente al capo. Il poliziotto è stato soccorso dai colleghi che hanno chiamato il 118. L’ispettore era a terra, sanguinante. Il malcapitato ha un profondo trauma cranico e sono serviti 5 punti di sutura al cranio per medicare le ferite.

Antonino SOLANO, segretario locale del Sippe – Sindacato Polizia Penitenziaria, appresa la notizia dell’aggressione si è immediatamente recato in ospedale per rimanere vicino al collega che ha rischiato la vita.

“Il personale di polizia penitenziaria svolge un lavoro rischioso – dichiara Solano– e, purtroppo, molto spesso non si ha la minima idea di come funziona il servizio penitenziario e quali siano i suoi rischi”.

“Gli agenti di Polizia Penitenziaria – conclude Alessandro De Pasquale, Segretario Generale del Sippe – operano quasi sempre in una condizione di emergenza e spesso le criticità, potenzialmente pericolose, vengono contenute grazie all’esperienza delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria, professionisti della sicurezza sociale all’interno delle strutture carcerarie”.