Poca acqua al Quartiere Lombardo. L’idea è il collegamento con Pozzo D’Arrigo ma non c’è ancora un progetto

La problematica acqua al Quartiere Lombardo è emersa in tutta la sua consistenza nel corso della crisi idrica dell’ottobre dello scorso anno in occasione della frana di Fiumefreddo che mise in ginocchio la città di Messina. Tuttavia, quello dell’approvvigionamento idrico del rione resta un problema molto sentito dai residenti che quotidianamente devono fare i conti con l’esiguità già a partire alle stesse ore mattutine in cui l’acqua dovrebbe esserci e riempire serbatoi e contenitori vari per consentire l’utilizzo anche nel pomeriggio e di sera.

Della questione si è parlato nel corso di una seduta del Consiglio della Terza Circoscrizione in cui sarebbe dovuto essere presente il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, il quale, a causa di un impegno sopravvenuto all’ultimo, si è fatto sostituire dall’ingegnere Luigi Lamberto, tecnico della rete idrica.

I cittadini partecipanti alla seduta pubblica hanno così potuto ascoltare come il problema sia legato essenzialmente a due elementi ormai noti: le perdite di una condotta piuttosto vetusta ed il fatto che la stessa condotta trova il proprio punto di partenza, niente di meno che, al Pozzo Mangialupi. Un’ubicazione distante dal Quartiere Lombardo che territorialmente coincide con l’ultimo tratto della condotta e risulta, pertanto, il meno servito ed il più sofferente.

Incalzato sull’argomento da consiglieri e cittadini l’ingegnere Lamberto ha dichiarato di come un’ipotesi logica e sostenibile, anche in termini economici, considerata utile per la risoluzione del problema strutturale, sia quella di collegare il Quartiere Lombardo al Pozzo D’Arrigo, ubicato in prossimità dell’Ospedale Piemonte.

È su questo nuovo elemento che interviene oggi il consigliere del Partito Democratico, Santi Interdonato, il quale avendo sentito nuovamente l’ingegnere Lamberto ha avuto conferma verbale di come la via tecnica da seguire sia questa, ma ha anche appurato che al momento si tratti di una mera idea progettuale sulla quale i tecnici si sono confrontati con lo stesso presidente dell’Amam, senza che vi sia stato alcun passaggio procedurale concreto.

Per tale ragione il consigliere circoscrizionale ha deciso di scrivere al presidente Leonardo Termini invitando lo stesso ad illustrare con chiarezza quali siano le effettive intenzioni del Consiglio di Amministrazione in merito alla risoluzione del “problema Quartiere Lombardo” ed affinchè venga emesso un atto di indirizzo volto a dare mandato ai tecnici dell’Amam per l’elaborazione del progetto di realizzazione di una nuova condotta che colleghi il rione al Pozzo D’Arrigo. "Solo così si potrà comprendere quale potrà essere l’impegno di spesa previsto – dice Interdonato -. Insomma è giunto il momento di rompere gli indugi rispetto ad una problematica nota che condiziona in maniera fortemente negativa la vivibilità di numerose famiglie".

Interdonato si rivolge, inoltre, al aindaco Accorinti ed all’assessore Sergio De Cola perché promuovano e seguano il relativo procedimento amministrativo, qualora esso sia ritenuto effettivamente risolutivo da parte dei tecnici. "Il tutto, però – conclude -, senza perdere ulteriore tempo".