LA LETTERA

“Caro sindaco: sono un ristoratore in regola danneggiato da chi non lo è”

Gentilissimo sig. Sindaco, approfitto per manifestarle ancora una volta la mia stima e la mia gratitudine per quello che sta facendo per la nostra città, non riesco a trovare un precedente simile al suo nella mia lunga memoria, la invito a continuare così in quanto una comunità senza regole non può definirsi democratica ma anarchica e incivile.

La mia storia

Sono un ristoratore della Riviera Nord della Città che da anni, insieme al mio amato staff, rappresenta un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e il piacere di trascorrere una serata in un locale accogliente e signorile. L’emergenza epidemiologica scaturita dalla diffusione del Covid-19 ha messo a dura prova la resistenza di noi ristoratori, siamo sopravvissuti grazie a una gestione familiare, attenta e oculata, e a scelte strategiche che nel tempo ci hanno consentito di abbassare i costi fìssi.

Con me lavorano 12 persone

Nel mio locale, a vario titolo, lavorano dodici persone, riesco a garantire loro una vita dignitosa e rispettosa delle regole, tutto ciò che faccio è supportato dalle dovute autorizzazioni e accolgo favorevolmente i controlli, purché estesi a tutti e non pretestuosi. Questa difficile fase di ripresa, aggravata talvolta dall’eccesso di prudenza dei clienti che pur di non entrare in un locale si affidano a chi che sia per trascorrere una lieta serata, è ulteriormente aggravata dai numerosi esercizi commerciali che, privi di qualsivoglia autorizzazione, somministrano servizi di ristorazione.

C’è chi non rispetta le regole

Mi riferisco, ad esempio a tutte le attività commerciali autorizzate a fare esclusivamente vendita al banco, che si sono dotate di svariate decine di posti a sedere in strada, sui marciapiede, nelle aiuole. Tale circostanza espone i lavoratori, giovani impiegati in nero, a continui attraversamenti della strada, le auto a fare zig zag fra i tavoli, i pedoni a dover passare dalla strada per evitare i tavoli.

Concorrenza sleale

Queste attività abusive, inoltre, creano un regime di concorrenza sleale, non sto qui a dire quanto ho speso per realizzare i servizi igienici a norma, le canne fumarie dotate di traliccio, i filtri per l’abbattimento degli odori, ete. etc., tutte prescrizioni che, per i cennati soggetti rimangono inosservate. Mi rendo conto che tutti dobbiamo lavorare, ma, ognuno lo deve fare nel rispetto degli altri e in conformità delle autorizzazioni ricevute.

Caro sindaco

Signor Sindaco, capisco e in parte condivido l’atteggiamento del Corpo di Polizia Municipale che, spesso, per non nuocere eccessivamente, “non si accorge” di palesi irregolarità, ma, allo stesso tempo, la invito a valutare la richiesta di chi, come me, si trova a dover competere con chi somministra alimenti e bevande per strada e senza autorizzazione, con chi occupa aiuole, con chi espone i dipendenti a rischi incidente, con chi inquina l’aria    con chi evade puntualmente le tasse.

Servono controlli ai lidi e locali

Le chiedo di considerare quanto esposto e di valutare l’opportunità di dare almeno un freno a tale fenomeno dilagante: Se esistono diverse tipologie di autorizzazioni commerciali, ritengo che ognuno debba attenersi a svolgere l’attività per la quale è stato autorizzato. Al comandante della Guardia di Finanza chiedo di intensificare i controlli sui Lidi e su tutti i locali della Riviera, la tecnica dello scontrino non fiscale portato dal cameriere cui mai segue lo scontrino fiscale dalla cassa è prassi consolidata.

Al signor direttore del quotidiano online Tempo Stretto chiedo di fare una campagna di sensibilizzazione dei clienti, invitandoli a valutare, oltra al prezzo, la miriade di servizi e di garanzie che fornisce un ristoratore in regola con le autorizzazioni. Le auguro buon lavoro e spero di rivederla presto nel mio locale. Messina, Franco