«Impianto di video-sorveglianza troppo costoso e poco moderno». Idv e Pd all’attacco

La chiamano l’era della tecnologia, eppure a Messina, almeno in certi casi, si continuano a preferire i “cari”, e non solo in senso affettivo, metodi di una volta. E’ questo il caso del sistema di sorveglianza, cinque telecamere da collocare nel centro cittadino, quadrilatero del Duomo, per il controllo del territorio. Un impianto che, come spiegato nel corso della conferenza di questa mattina indetta da Idv e Circolo Pd Libertà, costerà ai cittadini più di 40 mila euro.
Nel capitolato speciale d’appalto, infatti, il Comune ha previsto uno stanziamento di 218.391.80 euro per l’installazione di cinque telecamere analogiche collegate ad un impianto di video registratori.

«Si tratta forse delle ultime apparecchiature esistenti in commercio – commenta con sarcasmo il segretario cittadino dell’Idv Salvatore Mammola – verranno tirati fuori dalla soffitta di Palazzo Zanca. Ironia a parte, i moderni impianti di video-sorveglianza, prevedono telecamere ad alta risoluzione (Dome IP High Resolution 2 Megapixel), per i quali è previsto un costo massimo di 3.500.00 euro. Tra l’altro – continua Mammola – il Comune sta per dotarsi di un impianto Hiperlan tra i più innovativi del sud Italia (da Piazza Municipio a Ganzirri) e potrebbe usare questa tecnologia per gestire le telecamere senza dover passare sotto le vie principali della città. Abbiamo fatto fare un prevenivo con una delle aziende leader del settore, i costi , nei limiti massimi, si attesterebbero sui 25 mila euro + IVA e si eviterebbe di tartassare ancora le strade cittadine, compresa via Cavour, per il passaggio dei cavi»

Aspetto quest’ultimo certo da non trascurare considerando, come spiegato dallo stesso assessore alle manutenzioni Pippo Isgrò, che tra le principali cause alle continue voragini che interessano il territorio cittadino, c’è proprio il passaggio di collegamenti di sottoservizi i cui lavori vengono spesso mal eseguiti o lasciati a metà.
«Questo bando – spiega il presidente del IV quartiere Francesco Quero, presente alla conferenza con il collega del V Alessandro Russo – è un paradosso in termini, sarebbe stato perfetto per 15 anni fa, ecco perché viene il dubbio che sia il risultato il un mal riuscito copia e incolla. Il dirigente che lo ha sottoscritto avrebbe dovuto invitare i dipendenti del proprio ufficio ad una maggiore attenzione».
Ma come spiegato dai rappresentanti dell’Idv, le “stranezze” non finiscono qui: «Il sistema d’ultima generazione – aggiunge il consigliere provinciale Maurizio Palermo – gode anche dei finanziamenti del Ministero dell’Interno ed infatti a Trapani il Comune ha installato 30 telecamere di controllo per la cifra di 450 mila euro. A Messina per cinque verranno spesi oltre 200 mila euro. Una beffa».

Pd e Idv, insomma, vogliono vederci chiaro: ecco perché nei prossimi giorni partirà dal IV quartiere un’interrogazione, indirizzata al sindaco Buzzanca e all’assessore alla mobilità Melino Capone, in cui verranno chiesti chiarimenti sulle modalità di preparazione del bando, su quale sia stato l’esito della gara e quali le aziende che vi hanno preso parte. «Siamo alla frutta – conclude il segretario cittadino Idv Alessi – in un tempo di crisi solo questa amministrazione avrebbe potuto pensare ad una soluzione di questo tipo». (ELENA DE PASQUALE)