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Case Iacp incompiute a Villafranca. Ecco il progetto

Case popolari costruite negli anni ’90 ma rimaste incompiute. 75 a San Giovannello, 28 a Villafranca, 40 a Saponara.

Dopo anni di immobilismo, finalmente qualcosa si muove. A San Giovannello, ad esempio, la Regione ha stanziato 4 milioni per finire e consegnare 30 case, mentre le altre 45 non sono più recuperabili.

E ora c’è un progetto per completare anche quelle di Villafranca, nella frazione Acquasanta Nord. L’Iacp l’ha chiamato “Abitare Villafranca Tirrena” e prevede il recupero di 4 palazzine e i relativi 26 alloggi e di alcuni spazi comuni nell’ambito dell’azione 9.4.1 dell’Asse 9 del Po Fesr (Piano operativo Fondo europeo di sviluppo regionale) Sicilia 2014/2020.

Il progetto di riqualificazione urbana sarà presentato giovedì 14 novembre 2019 alle 16 nell’Aula consiliare del Comune di Villafranca Tirrena. Interverranno all’incontro: l’Assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Marco Falcone; il Sindaco di Villafranca Tirrena Matteo De Marco, e gli Assessori Giuseppe CavallaroMario Russo Antonino Costa; il Commissario Straordinario Leonardo Santoro, il Direttore Generale Maria Grazia Giacobbe, il Dirigente Calogero Punturo, il RUP Santi Grillo dello IACP di Messina e i Deputati regionali del territorio. 

LE 26 CASE

Saranno 4 bilocali da 45 metri quadri, 8 trilocali da 76 metri quadri e 14 quadrilocali da 95 metri quadri.

IL CENTRO SOCIALE

Prevista anche la realizzazione di un centro sociale, sotto forma di Comunità Socio Assistenziale. La residenza potrà consentire ciclicamente l’ospitalità delle persone senza o inadeguato supporto familiare o che si trovano in situazioni di difficoltà temporanee.

“La comunità – si legge nel progetto – assicurerà accoglienza a persone diversamente abili, supporto e sollievo ad utenti in situazione di emergenza. Inoltre sosterrà l’acquisizione, il mantenimento ed il rinforzo dei livelli di autonomia delle abilità psicomotorie, cognitive, affettive relazionali e comportamentali. La struttura sarà volta a sperimentare nuovi modelli di coinvolgimento, di integrazione, di intervento con altre strutture e servizi del territorio, razionalizzando le risorse per assicurare un intervento globale e continuativo e assicurando, attraverso la rete, un’efficace collegamento tra i diversi servizi territoriali, istituzionali e non, e la comunità territoriale in senso più ampio”.

LE AREE ESTERNE

Nelle altre zone condivise all’esterno previsti un campo da bocce coperto, una zona di verde pubblico attrezzata con giochi per bambini e panchine, parcheggi privati per i residenti e pubblici, con centro di raccolta per la Protezione Civile.

(Marco Ipsale)