Piemonte, mozione di 4 deputati di Forza Italia sul patrimonio immobiliare

La destinazione del patrimonio originario dell’ospedale Piemonte, è al centro di una mozione presentata da cinque deputati regionali di Forza Italia. Franco Rinaldi (primo firmatario del documento), Marco Falcone, Bernadette Grasso, Giuseppe Milazzo ed Alfio Papale impegnano il governo regionale “A porre in essere urgentemente tutte le misure utili affinché si proceda all’emanazione e all’attuazione delle norme atte ad individuare nel decreto, i beni immobili destinati ad uso diverso provenienti dal patrimonio immobiliare originario dell’ospedale Piemonte prima della fusione con l’azienda ospedaliera Papardo-Piemonte. Tali immobili avranno esclusivamente come fine l’utilizzo o la garanzia o l’alienazione per interventi di ristrutturazione del padiglione dell’attuale sito dell’ospedale Piemonte”.

I deputati di Forza Italia tenuto conto della consistenza del patrimonio che è costituito da oltre 280 unità immobiliari, fra le quali spiccano 19 appartamenti di pregio dislocati per la maggior parte nella città di Messina e 261 terreni siti in provincia ed anche nella zona del siracusano, chiedono che vengano individuati gli immobili del patrimonio originario del Piemonte da destinare ai fini previsti dalla legge regionale n. 24 del 2015.

La tematica era già stata affrontata nell’ottobre del 2015, durante le fasi che hanno poi portato alla legge sulla fusione tra l’ospedale Piemonte (che in quel periodo era accorpato al Papardo) e l’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo. La questione del patrimonio immobiliare che il nosocomio del Viale Europa “portava in dote” e che al momento era appunto nella disponibilità nell’azienda ospedaliera Papardo-Piemonte, era stata a lungo affrontata nel corso delle sedute all’Ars. In base a quanto emerso da quelle sedute gli immobili sono destinati esclusivamente all’utilizzo o all’alienazione per i necessari interventi di ristrutturazione dei padiglioni del Piemonte stesso.

I deputati quindi con la mozione impegnano il governo Crocetta a mettere nero su bianco questa disposizione, soprattutto alla luce di un patrimonio ingente e costituito da beni di grande valore.

R.Br.