Le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil snocciolano i numeri del disastro sociale

Servizi Sociali in crisi, tra licenziamenti e la disperazione degli assistiti . La drammatica la situazione del settore viene “raccontata” in numeri dai Segretari Generali della funzione pubblica di CGIL CISL e UIL, Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai.

La cooperativa Nuova Presenza – scrivono in un comunicato -ha ridotto alcuni servizi e con notevole difficoltà , sta cercando di assicurare i servizi essenziali : servizio di trasporto PH ,AIAS ,ASP ecc. per la somministrazione delle terapie agli utenti, i centri riabilitativi e ha inviato un atto stragiudiziale al Comune, con la quale intima il Commissario Il pagamento delle fatture per i mesi di luglio2012. Inoltre, la cooperativa sostiene di non essere in grado economicamente di andare avanti, avendo già anticipato i costi di gestione ( carburante , noleggio mezzi ) per i mesi di luglio agosto settembre e ottobre. Mentre, il servizio SAD , anche al grazie al senso di responsabilità dei lavoratori , assicurano i servizi, pur non avendo percepito gli stipendi dal mese di giugno.

Crocè, Emanuele e Calapai illustrano la realtà delle singole cooperative, esaminando caso per caso

La cooperativa Nuova Presenza in atto gestisce :

– Il servizio Trasporto Centri Riabilitativi impiega 36 unità di personale- Utenti 155;

– per il servizio SAD Zona Messina Centro – 50 unità di personale impiegato – Utenti 271

– Centri di Aggregazione Giovanile Ponteschiavo – 10 unità di personale

Centro di Aggregazione di Giampilieri- 8 unità di personale –

Totale di 40 utenti e 30 famiglie problematiche anche con minori ;

Progetto migliorativo

La cooperativa FARO 85 , invece ha comunicato alle organizzazioni sindacali che è costretta a procedere a licenziamenti collettivi per riduzione del personale per scadenza appalto per la gestione dei seguenti servizi con il Comune di Messina.

– Assistenza domiciliare agli anziani zona Messina Sud; 300 utenti e 27 famiglie multiproblematiche ;

– Aiuto domestico ai portatori di handicap Messina Centro;Utenti 62 ;

– Centro di aggregazione giovanile Vill. CEP; 60 minori assistiti ;

– Per un totale di 107 operatori . 130

AZIONE SOCIALE

Stessa musica per i lavoratori impegnati nella cooperativa Azione sociale , oltre i 105 anziani (IL Comune da tempo non ricovera anziani . infatti, 23 anziani già sono stati dirottati in altre strutture) nella Casa di Riposo Casa Serena e 104, lavoratori ai quali si aggiungono altri lavoratori impegnati nei seguenti servizi:

– Assistenza domiciliare anziani zona Nord- 42 unità di personale – 295 anziani e 86 assistiti come famiglie problematiche ;

– Assistenza domiciliare disabili Zona Nord – 30 unità di personale e 65 disabili assistiti;

– Centri di Aggregazione Giovanile Bordonaro- Villa Lina- Santa Lucia sopra Contesse- – unità di personale impiegato 24 persone – frequenza giornaliera per ogni centro circa 40 minori .

PROGETTO VITA

Con le lettere di licenziamento in tasca anche 117 lavoratori della cooperativa Progetto Vita che gestisce i servizi di assistenza igienico sanitaria e il trasporto dei disabili nelle scuole medie inferiori. I Ragazzi disabili assistiti 250 disabili

NUOVE SOLIDARIETA’

-Assistenza domiciliare disabili zona SUD -operatori 31- Utenti 58 utenti + 3 da progetto migliorativo ;

Centri Aggregazione Giovanili -Camaro 8 unità 150 utenti minori.

Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai parlano di vero disastro sociale , con circa 550 operatori licenziati e 2035 utenti che rimarranno senza alcuna assistenza .«Anziani , disabili , bambini e ragazzi e famiglie disagiate sulle quali si abbatterà la mannaia dei tagli del Commissario Croce . Una scelta che non possiamo condividere . Questi i numeri che porteremo lunedì al Prefetto Trotta- continuano Crocè Emanuele e Calapai- numeri che porteranno alla più grande mobilitazione che la città di Messina abbia mai visto e a un grave clima di tensione sociale di cui la città in questo momento non ha bisogno».

«Scriveremo al Presidente Crocetta – concludono i tre sindacalisti – in assenza di risposte non ci fermeremo . Messina diventerà un caso regionale e Nazionale I lavoratori e le fasce più deboli non possono essere lasciati al loro destino» .