Cateno De Luca assolto: si può insediare all’Ars dopo la proclamazione

Senza dubbio siamo un caso da manuale.

Cateno De Luca, eletto all’Ars la notte di lunedì 6 novembre, arrestato all’alba di mercoledì 8 novembre per evasione fiscale, in udienza per un altro processo giovedì 9 novembre, assolto venerdì 10.

Al di là degli aspetti mediatici che porteranno l’Ars e la nuova maggioranza alla ribalta nazionale ci sono quelli squisitamente tecnici e giuridici e che riguardano il ruolo di De Luca appena eletto deputato.

In questo momento ci sono due elementi distinti: gli arresti domiciliari per evasione fiscale e la sentenza di primo grado che lo ha ASSOLTO. Pertanto l’unico ostacolo alla sua presenza fisica all’insediamento sono gli arresti domiciliari.

De Luca non è stato ancora proclamato deputato, lo sarà dopo l’avvenuta ufficializzazione degli eletti con la conclusione delle operazioni degli uffici elettorali centrali, quindi non prima di una settimana.

L’insediamento potrà avvenire anche qualora il giudice, che domattina interrogherà De Luca, dovesse confermargli i domiciliari, dal momento che non è necessaria la “presenza fisica” all’Ars. Qualora invece il giudice dovesse disporre la revoca dei domiciliari allora De Luca potrà essere presente all’insediamento all’Ars.

Con l’assoluzione non scatta alcuna sospensione quantomeno, in caso di ricorso della procura in appello, fino alla sentenza di secondo grado.

E’ chiaro che resta in piedi il secondo procedimento, quello per evasione fiscale, ma è appena agli inizi.

C’è da rilevare che la “presenza fisica” di De Luca è importante all’Ars per la maggioranza di centro-destra ai fini dell’elezione del Presidente e dell’Ufficio di presidenza, scelte che si giocano sul filo del rasoio ed anche un voto in più o in meno ha le sue conseguenze.

Al di là degli aspetti tecnici, è l’immagine di un’Ars “zoppa” sin dalla prima seduta, con un neo deputato che non può presenziare perché è agli arresti, quella che colpisce.

Nell’arco di 7 giorni infatti per De Luca, nei confronti dei quali i sostenitori stanno portando avanti una serie di manifestazioni e che si dichiara “perseguitato dall’in-giustizia”, è passato dall’elezione a ben due provvedimenti giudiziari nei suoi confronti, l’ultimo dei quali a suo favore. “Ho avuto 15 procedimenti ed in tutti sono stato assolto, finirà anche così” ha detto fino a ieri.

Rosaria Brancato