Interrogati il vicesindaco ed un ex assessore della giunta di Cateno De Luca

Sono ripresi stamani gli interrogatori delle persone coinvolte nell’inchiesta sulla presunta speculazione al Comune di Fiumedinisi che la settimana scorsa ha portato all’arresto dell’ex sindaco e deputato regionale di Sicilia Vera, Cateno De Luca. Oggi il gip Daria Orlando ha sentito i due assessori comunali per i quali la Procura il procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro ed il sostituto Liliana Todaro hanno chiesto la sospensione dalle funzioni per due mesi.
Il primo interrogatorio in programma era quello dell’assessore Giuseppe Bertino (dimessosi il mese scorso) ma l’esponente dell’ormai ex giunta De Luca si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al gip ha consegnato una memoria difensiva con la quale Bertino dimostrerebbe l’estraneità ai fatti che gli vengono contestati e cioè di aver agevolato il progetto di speculazione edilizia del primo cittadino di Fiumedinisi. Chi ha deciso di difendersi rispondendo alle domande del gip Orlando è stato il vicesindaco Paolo Crocè. Anche sul suo capo pende la richiesta di sospensione dalle funzioni per due mesi e Crocè ha cercato di dimostrare l’infondatezza delle accuse. Il Gip Daria Orlando si è riservato la decisione e nei prossimi giorni dovrà anche decidere sulla richiesta di scarcerazione dai domiciliari per l’ex sindaco Cateno De Luca, per il fratello Tindaro Eugenio, amministratore della cooperativa edilizia Mabel, per il presidente della Commissione Edilizia Benedetto Parisi e per il funzionario comunale Pietro D’Anna. Sempre oggi il gip Orlando ha interrogato l’ex assessore Carmelo Crocetta. L’esponente politico si era dimesso dalla giunta De Luca già un anno fa.