Forza d'Agrò. Eas, il sindaco: "Non permetterò che si insedi il commissario"

Forza d’Agrò. Eas, il sindaco: “Non permetterò che si insedi il commissario”

Forza d’Agrò. Eas, il sindaco: “Non permetterò che si insedi il commissario”

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giovedì 11 Gennaio 2018 - 12:00

Di Cara chiede alla Regione la revoca del provvedimento e scrive al Prefetto, alla Corte dei Conti e alla Procura della repubblica: "Manca la corresponsione di 10 anni di canoni percepiti e delle spese per la manutenzione della rete idrica eseguite dal Comune"

FORZA D’AGRO’. Il sindaco di Forza d’Agrò, Fabio Di Cara, ha chiesto alla Regione di annullare o revocare il decreto assessoriale dello scorso 18 dicembre, con il quale è stato nominato un commissario ad acta per l’Eas (Ente acquedotti siciliani) in liquidazione. E, in subordine, “a sospendere l’insediamento dello stesso, al fine di scongiurare le gravi conseguenze per la cittadinanza che tale tipo di provvedimento comporterà”. Di Cara ha inoltre “comunicato sin d’ora che non si consentirà alcun insediamento del commissario ad acta presso il Comune di Forza d’Agrò”. Al contempo il primo cittadino ha chiesto un immediato intervento del prefetto “presso le competenti autorità al fine di scongiurare l’ennesimo, illegittimo atto posto in essere in danno dei Comuni e dei cittadini”. Alla Corte dei conti regionale, chiede “un immediato intervento al fine di valutare la sussistenza di responsabilità erariali in capo ai soggetti competenti per la cattiva gestione dell’Eas”. Infine, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, si chiede di “accertare la sussistenza di profili di responsabilità penale per i fatti sopra esposti”. Il sindaco Di Cara spiega i motivi del suo gesto: “Il Comune di Forza d’Agrò – spiega – non consentirà in alcun modo di porre fine ad una gestione fallimentare e gravemente dannosa per le casse sia comunali che regionali da parte dell’Eas, con un atto unilaterale ed imperativo. La nomina e l’insediamento del Commissario ad acta – aggiunge – comporterà: il passaggio di una rete idrica di oltre 80 anni mai manutenzionata e continuamente bisognosa di interventi; la mancata corresponsione di oltre 10 anni di canoni percepiti dall’Eas e di fatto mai versati al Comune di Forza d’Agrò; la mancata corresponsione di tutte le somme spese per la manutenzione ordinaria della rete idrica di fatto anticipate dal Comune di Forza d’Agrò e l’Assunzione di oneri e costi talmente elevati che determineranno l’impossibilità di garantire servizi essenziali ai cittadini. Occorre precisare che l’Eas gestisce la rete idrica del Comune di Forza d’Agrò, con regolare contratto di servizi sottoscritto da entrambe le parti sin dagli anni 60. La gestione da circa 15 anni è stata talmente carente e lacunosa che ad oggi, l’Eas in liquidazione risulta creditrice nei confronti del Comune di Forza d’Agrò di parecchie centinaia di migliaia di euro, frutto di canoni comunali riscossi e mai versati al Comune. A ciò si aggiunge che da oltre 10 anni, l’Ente in liquidazione non provvede ad alcuna riparazione delle tubazioni e dei guasti, tanto che gli interventi sono stati sempre economicamente sostenuti dal Comune, il quale, ancora aspetta il rimborso di tali somme. Emerge che ad oggi l’Eas in liquidazione trattiene somme di competenza dei Comuni per circa 10 annualità; non ha provveduto a pagare tutti gli interventi di manutenzione effettuati per oltre 100mila euro e non ha proceduto a riscuotere le somme di pertinenza nei confronti delle utenze, tanto da essere intervenuta la prescrizione per centinaia di migliaia di Euro. È quanto mai ovvio, inoltre – chiosa Di Cara – che la nomina del commissario ad acta determinerà sicuramente gravissime conseguenze per la gestione dei servizi essenziali offerti dallo scrivente Comune, in quanto, a causa di una imposizione di dubbia legittimità non sarà più possibile garantire servizi essenziali per la comunità quali ad esempio il trasporto scolastico, la retribuzione mensile degli impiegati o il pagamento delle utenze telefoniche ed elettriche e così via. Certamente la responsabilità di tali gravi conseguenze dannose per la collettività, non potrà in alcun modo essere imputabile alle amministrazioni comunali, le quali, quotidianamente affrontano in prima linea immani difficoltà, spesso conseguenza e frutto di scelte altrui poco condivisibili. I Comuni – conclude il primo cittadino di Forza d’Agrò – non possono più tollerare imposizioni dall’alto che cagionano immani danni alla collettività e non consentono di espletare le funzioni pubbliche serenamente e nel rispetto delle prerogative costituzionali”.

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