Furci. Elettrosmog, 200 firme in municipio per spostare le antenne dal centro abitato

E’ stata depositata in municipio, all’ufficio protocollo, la petizione sulle problematiche legate all’elettrosmog e sulla necessità di regolamentare, ed eventualmente modificare, l’installazione degli impianti fissi di telecomunicazione per telefonia cellulare e radiotelevisivi sul territorio comunale di Furci Siculo.

La lettera, indirizzata agli amministratori, è stata firmata da duecento cittadini, che hanno avviato la costituzione di un Comitato per dare maggiore incisività all’azione. I firmatari intendono portare all’attenzione del primo cittadino “un problema presente nel paese da anni e, ad oggi, ancora irrisolto”. Il Consiglio comunale all’inizio della Primavera scorsa approvò un regolamento, ma non si seppe più nulla. Nella petizione in particolare viene citata “un’antenna di rete mobile, in pieno centro abitato.

“Sulla scorta di risultati più che attendibili – si legge nel documento – provenienti da specifici studi medico-scientifici, è ormai noto che simili apparecchiature costituiscono, a causa dei fasci di onde che ne derivano, fonti di inquinamento elettromagnetico. Per questo motivo si chiede al sindaco Foti “di attenzionare la segnalazione e predisporre una adeguata verifica ed eventualmente la rimozione”.

Il Consiglio ha già pensato al regolamento, così come avvenuto nel vicino paese di S. Teresa negli anni scorsi. In virtù del regolamento, le stazioni radio base dovranno essere dotate di “scatole nere” che registrino i livelli di potenza e disattivino automaticamente la stazione se si superano i valori prefissati. Con cadenza non superiore a sei mesi, la ditta concessionaria è tenuta a produrre una relazione, corredata dalle registrazioni automatiche, a firma di professionisti abilitati, sulla misurazione della potenza erogata dall’impianto. Il Comune trasmetterà la documentazione all’Asp per le ulteriori verifiche sul rispetto delle prescrizioni di legge. Per quanto concerne gli impianti esistenti, per i quali sia stato accertato il superamento dei limiti, potrà intervenire il sindaco quale autorità sanitaria locale ordinando le azioni di risanamento.

Carmelo Caspanello