Furci. Emergenza rifiuti, stanati 20 “abusivi”. Scattano le multe

Controlli serrati e prime sanzioni a Furci per far fronte all’emergenza rifiuti: una tonnellata in più al giorno dallo scorso maggio. “Si tratta dell’immondizia mediamente prodotta da 250 famiglie – spiega il sindaco, Sebastiano Foti che il nostro paese, che conta circa 3mila e 300 abitanti, non può sopportare”. Da qui l’ordinanza di “divieto assoluto di conferimento di qualsiasi tipo di rifiuto e con qualsiasi modalità da parte di coloro che non sono residenti e di operatori economici produttivi che non hanno propria attività nel Comune di Furci Siculo”, che lo stesso primo cittadino sta cercando di fare rispettare. Anche nella sua qualità di capo del corpo di polizia municipale. Nel corso delle operazioni, che vengono eseguite congiuntamente da amministratori e Vigili urbani. Sono state già individuate venti persone di paesi limitrofi (su tutti S. Teresa) che scaricavano sacchi d’immondizia nei cassonetti furcesi. La sanzione, in base ai casi, varia da 300 a 3mila euro. I controlli sono stati eseguiti lunedì scorso dalle 21 alle 23 e martedì dalle 19 alle 21. Il sindaco ha evidenziato che proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Il fenomeno che si sta cercando di debellare a Furci comporta tra l’altro un aumento della Tari per i residenti, quantificato in circa 8mila euro complessivi nei mesi di luglio, agosto e settembre. Nei tre mesi presi in esame, c’è stato un aumento di rifiuti pari a 78mila e 540 chilogrammi. L’emergenza è scattata contemporaneamente all’avvio della differenziata nei paesi vicini. “Tenendo conto che non c’è stato alcun aumento demografico da giustificare tali aumenti – chiosa il sindaco Foti – il dato emerso si può imputare proprio all’attivazione del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta nei paesi limitrofi. Il problema – prosegue – non è solo di maggiori costi per le tonnellate in più d’immondizia che scarichiamo in discarica, ma soprattutto di natura igienico-sanitaria. E la scorsa estate, con l’aumento della popolazione, ne abbiamo pagato le conseguenze”. Il riferimento, in particolare, è a S. Teresa di Riva dove la differenziata è stata avviata lo scorso 2 maggio.

Carmelo Caspanello