Messina Servizi. Lombardo: “Privatizzando non si perdono posti di lavoro”

“In una fase così delicata per la città è da irresponsabili strumentalizzare i lavoratori". E' perentoria la replica del presidente del CdA di Messinaservizi beni comuni, Giuseppe Lombardo, ai sindacati, che hanno avviato la procedura per lo sciopero. "Il Consiglio di Amministrazione che presiedo – spiega Lombardo – e che da quando ci siamo insediati non si è risparmiato nemmeno un giorno, comprese le domeniche, ha ricevuto il Piano industriale solo l’11 settembre, e non il 31 agosto. Il 14 settembre lo abbiamo discusso in CdA e lo abbiamo adottato con riserva per i dovuti approfondimenti, visto che si tratta di un piano di oltre 200 milioni di euro in sette anni. E dopo i dovuti approfondimenti già lunedì scorso abbiamo riconvocato il CdA per domani al fine di deliberare in merito se sussistono le condizioni, poiché non faccio fare un salto nel buio al socio e ai cittadini sol perché i sindacati minacciano lo sciopero.

Fermo restando che abbiamo deliberato un percorso che entro il 30 ottobre ci porterà ad approvare e certificare il Piano stesso – incalza Lombardo – così come prevede la legge. Percorso da chiudere in 45 giorni. Chi ha amministrato prima di noi cosa ha fatto in 150 giorni? Per quanto riguarda le ferie, è vero che sono frutto di contrattazione, fatta anche con la precedente Amministrazione, bisogna avere però l’onestà intellettuale di dire a chi ha fatto l’accordo che non si è preoccupato del bilancio della MessinaServizi. Abbiamo solo momentaneamente azzerato e chiesto un parere legale all’avvocatura del Comune – chiosa il presidente del Consiglio d'Amministrazione – per capire i rischi a cui potrebbe incorrere la società e scongiurare un eventuale ennesimo scioglimento visto anche l’esiguo capitale sociale. Tutto questo è stato spiegato ai sindacati proprio nella riunione dell’8 ottobre scorso.

Per quanto riguarda la privatizzazione ho sempre detto che il percorso è stato votato già dalla città, ma io in attesa che si concluda devo operare come se l’obiettivo del 65% lo debba avere già raggiunto ieri, visto che in questo momento la MessinaServizi è inadempiente contrattualmente, considerato che si paga una tariffa in città per avere la differenziata in due quartieri e invece si fa solo in alcuni villaggi e non bene. Con la privatizzazione non si perde nemmeno un posto di lavoro – sostiene Lombardo – considerato che gli stessi lavoratori sono garantiti da un sistema pubblicistico. Dico solo, come ho sempre sostenuto, che la privatizzazione la deve temere solo chi non lavora. Se i sindacati vogliono difendere questo sistema – conclude Lombardo – che lo dicano apertamente, invece di addurre circostanze smentite dai fatti! Ce ne faremo una ragione”.