Picciolo: "Cas nel caos, intervenga Musumeci: la soluzione c'è"

Picciolo: “Cas nel caos, intervenga Musumeci: la soluzione c’è”

Picciolo: “Cas nel caos, intervenga Musumeci: la soluzione c’è”

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venerdì 07 Dicembre 2018 - 15:15

Per il Gruppo parlamentare di Sicilia Futura si può uscire dalla situazione di stallo solo con "la nascita di un nuovo soggetto giuridico ed economico per la gestione delle autostrade, ed è condivisa dai lavoratori". Lettera al Presidente della Regione

MESSINA – La situazione del Consorzio autostrade siciliane è diventata per gli abitanti dell'Isola un argomento da trattare quotidianamente. In molti avevano coltivato la speranza che con l’avvento di quella classe politica, che aveva bocciato nella precedente Legislatura l’iter di fusione Cas-Anas, sarebbero dovute cambiare le sorti dei collegamenti veloci. A distanza di oltre un anno bisogna, purtroppo, prendere atto che la situazione si è, invece, ulteriormente degradata essendo stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria prossimi allo zero” (ad oggi solo continui numeri ballerini!)".
A parlare è il segretario regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo, autore di una lettera aperta sul presente e il futuro del Consorzio per le autostrade siciliane, al presidente della Regione, Nello Musumeci.
"Lo stato di salute delle autostrade siciliane gestite dal Cas è sotto gli occhi di tutti – spiega – – e s'intreccia anche con lo stato di crisi che riguarda l'amministrazione del poco personale ad oggi in servizio".
Picciolo evidenzia infatti come abbia lasciato alquanto a desiderare “la gestione degli operatori del Consorzio, ridottosi ai minimi termini, a causa dei pensionamenti e della successione di tre direttori generali in un solo anno, ai quali vanno aggiunti i facenti funzione. I dipendenti – prosegue – continuano a non essere contrattualizzati per come dovrebbero, nonostante le prese d’atto e le affermazioni della politica, degli amministratori e dei dirigenti secondo cui al personale potrebbe essere applicato solo il contratto nazionale di lavoro – di Società concessionarie di autostrade e trafori. Ciò grazie alla peculiarità delle attività svolte che fanno inquadrare il Cas come una azienda con specifiche competenze in materia di gestione autostrade e non, viceversa, come Ente pubblico non economico della Regione Siciliana”.
Ad avviso del segretario di Sicilia Futura "resta dunque aperta la questione della non applicazione al Cas, dopo oltre diciotto anni del Ccrl per le differenti professionalità presenti nell’azienda ed in quest’ultimo anno, nonostante le tante iniziative sbandierate dall’Assessore alle Infrastrutture e dal Presidente della Regione, i dipendenti continuano a vedere la propria posizione contrattuale sospesa dal punto di vista economico e indefinita da quello giuridico".
Per Sicilia Futura ed il suo Gruppo parlamentare l'unica soluzione per uscire dal pesante stallo è "la nascita di un nuovo soggetto giuridico ed economico per la gestione delle autostrade in Sicilia, una soluzione condivisa sin da subito dai lavoratori e che risolverebbe peraltro tutti i problemi legati ad una gestione di tipo pubblico con le conseguenze, sotto gli occhi di tutti, di richiedere tempi lunghissimi anche per interventi ordinari che invece andrebbero effettuati con immediatezza per dare efficienza e sicurezza alle nostre autostrade. Questa situazione di totale immobilità – ha sottolineato Picciolo – oltre a non garantire la sicurezza autostradale, impedisce anche, per la sua parte, lo sviluppo economico dell’isola e non contribuisce alla riduzione della disoccupazione. Va da se infatti che gli investimenti nelle infrastrutture oltre a comportare un immediato beneficio qual è l’occupazione di diverse professionalità, favorisce poi la circolazione delle merci e quindi dei capitali. Se la politica ha veramente a cuore le sorti dell’Isola – chiosa Picciolo – non può rinviare ulteriormente la soluzione dei problemi fin qui sollevati e continuare a sbandierare la necessità della realizzazione del Ponte sullo Stretto, sebbene importante (anzi essenziale!), come unico toccasana per lo sviluppo dell’Isola. Aspettiamo a questo punto – ha concluso Picciolo – un autorevole intervento, signor presidente lo faccia per la Sicilia e per i siciliani”.

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