Revoca fondi metano, Tar accoglie domanda di sospensione di Fiumedinisi

Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia di Palermo (sezione prima, presidente Calogero Ferlisi, estensore Roberto Valenti) ha accolto la domanda di sospensione proposta dal Comune di Fiumedinisi (rappresentato dall'avvocato Carmelo Moschella) sul ricorso inerente il decreto del dirigente generale del dipartimento regionale dell'Energia n. 968 del 6 novembre 2017 (nonché della nota n. 45950 del 7 dicembre 2017) con il quale è stato rettificato (mediante parzialmente revoca con conseguente richiesta di pagamento di restituzione dell'importo di 208mila 91 euro e 54 centesimi) il contributo riconosciuto ed erogato al Comune di Fiumedinisi con il ddg n. 493 del 2 luglio 2014 per la realizzazione e la gestione della rete di trasporto e distribuzione del gas metano nel territorio del bacino denominato “Sicilia-jonico-peloritano”. I giudici del Tribunale palermitano, ad un sommario esame, hanno ritenuto alcuni dei motivi di censura dedotti dal Comune di Fiumedinisi supportati da sufficienti profili di fondatezza tali da indurre ad una ragionevole previsione sull'esito favorevole del ricorso, per cui hanno sospeso l’efficacia del provvedimento impugnato e fissato per la trattazione di merito del ricorso la prima udienza pubblica del mese di marzo 2019. I decreti di riduzione dei finanziamenti con i quali si chiede la restituzione delle somme sono stati firmati dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Energia, Domenico Armenio, per Fiumedinisi il 6 novembre scorso (208mila euro) e il 5 dicembre per S. Teresa (250mila), Roccalumera (250mila), Alì Terme (246mila), Furci (235mila), Sant’Alessio (215mila), Nizza (197mila), Pagliara (186mila) e Itala (149mila). Il provvedimento di revoca dei fondi era stato adottato in seguito a presunte irregolarità che sarebbero state riscontrate nel bando di gara e nel mancato invio di alcuni documenti. L’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, dopo i controlli effettuati insieme alla Commissione europea, ha decretato la riduzione del 5% dei contributi assegnati alle amministrazioni locali (13 i Comuni jonici interessati) con le risorse del Po-Fesr Sicilia 2007-2013, per un totale di oltre 2 milioni di euro che dovrebbero essere restituiti alla Regione. Quanto deciso dal Tar, potrebbe però aprire nuovi scenari per tutti i Comuni chiamati in causa nel provvedimento.