ROCCALUMERA. Il gruppo consiliare di minoranza ha denunciato attraverso una interrogazione che “molte strade del territorio comunale (la strada provinciale per le frazioni Sciglio e Allume, via Orfanatrofio S. Antonio, via Collegio, viale Unità d’Italia, via Vespucci e tante altre) si trovano in pessime condizioni di manutenzione, con avvallamenti e buche che rappresentano una vera e propria insidia”. Il documento, inviato al sindaco Gaetano Argiroffi, al presidente del Consiglio Antonio Garufi e al segretario comunale è stato firmato da Rita Corrini, Giuseppe Melita, Antonella Totaro, Ada Maccarrone e Maria Grazia Saccà.
“In alcune strade – evidenziano – anche se interessate dai lavori di scavo relativi alla metanizzazione, non è stato ancora eseguito il rifacimento del manto stradale nonostante il notevole lasso di tempo trascorso. In altre strade, nonostante sia stato rifatto il manto a seguito dei lavori di metanizzazione, sono presenti evidenti avvallamenti o buche soprattutto in prossimità dei pozzetti o dei tombini della rete idrica, della pubblica illuminazione e della fognatura”. Parliamo di arterie frequentate da numerosi pedoni e veicoli e in alcuni casi rappresentano l’unica via di accesso come nel caso delle frazioni Sciglio e Allume”.
Nell’interrogazione si rileva altresì che “le strade in oggetto necessitano di un urgente e immediato intervento di manutenzione del manto stradale e delle relative botole al fine di scongiurare pericoli e probabili incidenti”. La minoranza chiede al sindaco “perché ancora l’asfalto di alcune strade interessate dai lavori di metanizzazione non sia già stato completato e ripristinato per come previsto contrattualmente”; perché i lavori di ripristino del manto stradale a seguito della metanizzazione non siano stati eseguiti a regola d’arte, soprattutto in prossimità delle botole della rete idrica, della pubblica illuminazione e della fognatura e perché nelle strade non interessate dai lavori di metanizzazione non sia stata eseguita la necessaria manutenzione per garantire gli standard minimi di sicurezza”.
Carmelo Caspanello