Processo per furto a Messina, Karima El Mahroug non si presenta in aula

A mettere di nuovo piede sul territorio di quella provincia da cui tutto è partito, Karima El Mahroug, in arte Ruby, non ne vuole proprio sentir parlare. Ad attenderla, questa mattina, il Gup del Tribunale dei Minorenni di Messina, Michele Saja, che dovrà decidere sulla richiesta di un suo rinvio a giudizio. Anche questa volta però, della procace diciottenne marocchina, in aula nessun traccia. Il suo nuovo legale, l’avvocato Egidio Verzini, ha presentato un’istanza di rinvio dell’udienza per precedenti impegni professionali.

Al centro dell’inchiesta, i cui fatti risalgono ai tempi in cui la giovane non era ancora maggiorenne, la scomparsa di un bracciale in oro e brillanti, per un valore di circa tremila euro, nel centro benessere dove Ruby lavorava. La marocchina ha sempre respinto le accuse, sostenendo che erano una rappresaglia nei suoi confronti perche’ non ‘accontentava’ i clienti del centro. Su quest’ultima tesi e’ stata avviata un’indagine che non si e’ ancora conclusa.