L’OrSa invoca «dignitose dimissioni volontarie del Capo di Gabinetto Mondello»

Se per il sindaco Renato Accorinti il caso Ruggeri è chiuso, anzi non è mai esistito, per l’OrSa è tempo dell’assunzione di responsabilità da parte di chi, in questa vicenda,ha sbagliato più di altri. Che per il sindacato autonomo ha un nome cognome: Silvana Mondello, Capo di Gabinetto scelto da Accorinti pochi giorni dopo il suo insediamento a Palazzo Zanca.

«Ci preme tornare sulla vicenda Ruggeri, non per opera di persecuzione verso il dipendente comunale reintegrato ma per stigmatizzare l’atteggiamento ambiguo dell’Amministrazione che con la conferenza stampa della vigilia di Natale ha provato a mettere una toppa peggiore del buco», scrivono in un comunicato Mariano Massaro e Francesca Fusco .I due sindacalisti non nascondono la loro delusione in merito alla dichiarazione del sindaco, che ha promesso di non lavorare in futuro a stretto contatto con l’ex braccio destro di Buzzanca: per Massaro e Fusco, infatti, «non è esaustiva della nostra richiesta di motivazione politica circa la riammissione in servizio del noto dipendente, né può considerarsi sanatoria della inattesa determina di reintegro nel posto di lavoro che continuiamo a giudicare un affronto per la città e discriminante per altri i lavoratori, meno blasonati, investiti da accuse minori e meno infamanti che restano sospesi in attesa dei tre gradi giudizio».

Per i due esponenti dell’Orsa «il reintegro in servizio di Ruggeri è antitetico alla politica di pulizia, giustizia ed equità propagandata dal movimento “Cambiamo Messina dal Basso” in fase di campagna elettorale».

Massaro e Fusco se la prendono anche con il dirigente comunale Giovanni Bruno, che ha firmato il provvedimento sulla riorganizzazione dell’Ufficio di Gabinetto. «La dichiarazione secondo la quale “si è trattato di ordinaria amministrazione e la politica non c’entra niente” – spiegano nel loro documento – risulta grossolana e volutamente generica per sorvolare su una questione importantissima che mostra i connotati del tentativo di mantenimento degli equilibri politici e innesca clamorosi precedenti nei rapporti fra l’Amministrazione e i dipendenti. Nel caso in cui Ruggeri dovesse essere condannato in forma definitiva e licenziato per forza di cose, l’Amministrazione dovrebbe dar conto alla cittadinanza dello sperpero di risorse pubbliche relativo agli emolumenti aggiuntivi da riconoscere all’ex Capo di Gabinetto della giunta Buzzanca dal giorno in cui riprenderà servizio grazie alla determina di cui trattasi».

I due rappresentanti sindacali considerano gravissime le dichiarazioni del dirigente Bruno relative all’impossibilità del sindaco Accorinti di leggere tutte le determine: «significa che iniziative – dicono- di tale importanza non sono decisione diretta del Sindaco votato dai cittadini ma volontà di singoli dirigenti, votati da nessuno».

Alla luce di quanto esposto, Massaro e Fusco chiedono al sindaco Accorinti «di porre in essere ogni iniziativa utile a ripristinare lo status quo ante fino al pronunciamento definitivo della Magistratura».

I due battaglieri sindacalisti invocano, infine, «“dignitose” dimissioni volontarie del Capo di Gabinetto Silvana Mondello che ha sottoscritto la determina in questione e di tutti i dirigenti che hanno contribuito a renderla esecutiva. In alternativa – concludono – chiediamo al Sindaco di ricollocarli in incarichi diversi da quelli attualmente ricoperti».

Il sindaco esaudirà queste richieste? Sino a questo momento ha puntato il dito solo contro i giornalisti e mai contro i dirigenti o contro il suo capo di Gabinetto. (DLT)