S. Teresa. “Uffici comunali incustoditi nella Notte bianca. Fatto grave”

S. TERESA DI RIVA. Perché nella notte tra il 20 e il 21 agosto (quella della Notte Bianca) si è dovuta sfondare la porta della stanza della segretaria per consentire ad una ragazza, rimasta chiusa dentro, di uscire? Il caso sembrava chiuso. A riaprirlo ci ha pensato il gruppo di minoranza “Insieme per cambiare”, con una circostanziata interrogazione. “Stante lo sfondamento della porta – evidenzia il capogruppo, Antonio Scarcella – appare chiaro che il Comune risultava incustodito, viceversa si poteva intervenire aprendo con le relative chiavi. I fatti, riportati dalla stampa, sono da considerarsi gravissimi, tenuto conto che si è consentito, in modo irresponsabile, ad estranei di occupare l’ufficio di pertinenza della segretaria e per di più senza custodia”.

Sempre facendo riferimento ad articoli giornalistici, la minoranza fa notare che la stanza sarebbe stata “riservata allo staff del cantante Mario Venuti ed una ragazza durante l’evento è rimasta chiusa in detto ufficio e sempre dagli articoli di stampa emerge che la porta sia stata sfondata”. Il gruppo “Insieme per cambiare”, nell’interrogazione (indirizzata al sindaco Danilo Lo Giudice, al presidente del Consiglio e al segretario comunale) chiede al primo cittadino “se per i fatti in questione sia stata riscontrata la mancanza di documenti e se sia stata presentata regolare denuncia alle competenti autorità; se il segretario Rossana Giorgianni aveva autorizzato l’utilizzo della propria stanza per lo staff del cantante Mario Venuti o se la stessa fosse stata messa a conoscenza di tale utilizzo; se lo stesso segretario ha redatto apposita relazione sui fatti accaduti; se sono stati riparati i danni e, in tal caso, la ditta che vi ha provveduto e l’importo speso per la riparazione”. E’ stato altresì chiesto che l’argomento sia iscritto all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio per la sua pubblica discussione. Oltre che da Scarcella, l’interrogazione è stata sottoscritta da Carmelo Casablanca, Lucia Sansone e Giuseppe Migliastro.

Carmelo Caspanello