Lo Monaco: “Chiudere il San Filippo un atto gravissimo contro la città e il club”

Se c’è almeno una nota positiva da sottolineare, nella giornata in cui è scaturita dalla Prefettura la decisione della chiusura al pubblico dello Stadio San Filippo in occasione della prima partita interna dei giallorossi contro la Lupa Roma, è quella di una ritrovata sintonia tra l’Amministrazione comunale e l’Acr Messina. Dopo gli smottamenti dei mesi scorsi, fraintendimenti che avevano condotto i vertici del club a prendere in esame anche la possibilità di passare la mano ed abbandonare il progetto intrapreso due anni fa nella città dello Stretto, i rapporti sono tornati sereni ed improntati sulla collaborazione. Nella conferenza stampa convocata d’urgenza dal patron Lo Monaco, a cui hanno partecipato il sindaco Renato Accorinti, l’assessore ai Lavori Pubblici De Cola e l’amministratore delegato dell’Acr Alessandro Failla, è prevalsa l’impressione di chi si sente beffato dalla decisione presa dalla Prefettura e assunta per motivi che sembrerebbero risibili in confronto alla puntualità degli interventi e soprattutto allo sforzo economico che società e Comune si sono sobbarcati per rendere lo stadio a norma con tutte le prescrizioni obbligatorie per disputare il campionato di Lega Pro.

Giocare a porte chiuse costituirebbe per Messina e il Messina un danno incalcolabile, sia per l’immagine della città che per il mancato introito. Ci tuteleremo in sede legale perché la situazione è insensata: ieri la Procura di Latina aveva già informato la Lupa Roma che l’incontro si sarebbe giocato a porte chiuse, mentre oggi la Questura ha dato la comunicazione mentre noi eravamo ancora impegnati in Commissione con i tecnici del Comune. Apprezzo lo sforzo che Palazzo Zanca ha fatto per venire incontro alle nostre richieste, ma altrove, evidentemente, sì è agito con leggerezza, prendendo una decisione che ci penalizza e che non capiamo,” ha dichiarato Lo Monaco, che poi ha aggiunto “Quello della videosorveglianza è un problema che non esiste: giochiamo di domenica alle 12.30 contro una squadra che porterà pochissimi tifosi al San Filippo; la scorsa stagione, con lo stesso tipo di videosorveglianza, abbiamo fatto partite di tutt’altro richiamo e nessuno ha avuto nulla da obiettare. Avremmo voluto completare con il Comune tutto in tempo utile, ma nella vita ci sono anche dei tempi tecnici per realizzare le cose”. “Se questa decisione dovesse essere confermata,” ha concluso il patron, “Messina sarebbe la prima città a vedere disputata una partita a porte chiuse per questa stagione agonistica, spero vivamente che alla fine prevalga il buon senso.”

Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino che, confermando quanto di buono sia stato fatto in sinergia con l’Acr dopo le problematiche che erano emerse a luglio, cerca di fare il punto della situazione: “In un momento difficile come quello che stiamo vivendo il Comune ha investito sul San Filippo una somma intorno ai duecentomila euro, perché consideriamo lo sport uno degli elementi fondamentali di questa città. Lo stadio, inaugurato nel 2004, necessitava anche di una serie di controlli decennali che hanno ottenuto parere positivo. Non voglio pensare ad uno sgarbo istituzionale, sarebbe gravissimo, le istituzioni devono agire sempre in perfetta sintonia ed io lavoro per risolvere le varie problematiche con il dialogo e lo testimonia il rapporto che oggi mi lega a Lo Monaco dopo le incomprensioni di qualche mese fa. Ho parlato con i tecnici di Palazzo Zanca, gli altri assessori e i consiglieri, abbiamo ancora due giorni di tempo per risolvere il problema con una delibera che permetta la riapertura dello stadio. Prima, però, parlerò ancora col Prefetto per chiarire ogni punto.”

Domenico Colosi