Stipendi dei dipendenti comunali, il sindaco di Milazzo: “Senza bilanci non possiamo pagare”

“Da mesi abbiamo rappresentato ai lavoratori ed ai loro rappresentanti il rischio di non potere erogare gli stipendi a partire da gennaio 2016, invitando tutti ad uno sforzo straordinario per superare il momento di emergenza nel più breve tempo possibile”. Così il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica ha risposto alla nota della Cisl Fp, che aveva sollevato la questione degli stipendi dei dipendenti comunali. I rischi, secondo il primo cittadino, sarebbero legati alla revisione dei bilanci che si è resa necessaria dopo l’annullamento del dissesto; un’operazione che, anche se iniziata subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione, è ancora lungi dall’essere terminata

“Il comune di Milazzo, com’è noto, è l’unico in Italia a non avere strumenti finanziari dal 2013” – scrive Formica – “al momento, dopo avere approvato in Giunta lo schema del conto consuntivo 2013, siamo pronti col previsionale 2014. Per passare al conto consuntivo 2014 è necessario procedere al riaccertamento straordinario dei residui. Attività assai complicata, che abbiamo iniziato da mesi, ma che il personale ad oggi non è ancora riuscito a completare. Si tratta di esaminare ciascun singolo debito dell’Ente per accertare se sia ancora esigibile. Analoga operazione stiamo compiendo con i crediti. Il tutto per diverse migliaia di posizioni”.

Non sarebbe dunque la mancanza di liquidità, ma l’assenza dei bilanci il motivo per cui il Comune non può impegnare e trasferire somme: “Il Ministero delle Finanze ha stabilito che, senza la trasmissione dei bilanci riclassificati, è fatto divieto ai tesorieri di accettare titoli di pagamento riferiti all’esercizio 2016” – insiste il sindaco – “non si tratta, quindi, di questioni legate alla volontà di qualcuno, ma di un’espressa disposizione della Ragioneria Generale dello Stato. Ovviamente, l’amministrazione è prontissima a percorrere tutte le soluzioni che verranno suggerite dal sindacato già lunedì mattina”.

Giovanni Passalacqua