Politica

Caso Tari, Previti e Musolino: “I 13 contrari non hanno a cuore le sorti di Messina”

MESSINA – Non ci stanno il vicesindaco e Assessore ai tributi Carlotta Previti e l’Assessore alle politiche ambientali e rapporti con Messinaservizi Dafne Musolino dopo la bocciatura ricevuta dall’amministrazione sulle tariffe del piano Tari 2021. In una nota inoltrata alla stampa nella serata di ieri, entrambe ringraziano i consiglieri che hanno dato parere favorevole alla proposta, sottolineandone il “senso di responsabilità”, ma esprimono la propria amarezza per i 13 voti contrari rimediati in Aula. Secondo Previti e Musolino, infatti, i consiglieri comunali contrari all’approvazione delle tariffe si sarebbero “resi interpreti di una faida politica nella quale le vittime sono la città di Messina e i suoi cittadini”.

Lo “spazzino di quartiere” e l’attacco ai 13 consiglieri

“Ci dispiace se non potremo garantire lo spazzino di quartiere nei villaggi”, si legge nella nota, “come ci eravamo impegnati a fare, ma i soldi per assumere gli spazzini erano in questo Piano Tari che il Consiglio, o meglio una parte del Consiglio, anteponendo la battaglia politica ai diritti dei cittadini, ha preferito bocciare con il solo scopo di contrastare l’attività dell’Amministrazione”. Un attacco diretto da parte dell’amministrazione, che continua a rimarcare i risultati positivi ottenuti a livello percentuale con la raccolta differenziata (“il 45,19%”) e che parla di una parte di consiglio comunale che avrebbe perso “l’occasione per dimostrare di avere a cuore le sorti della città” e che avrebbe “gettato la maschera dimostrando che a loro non interessa nulla della raccolta dei rifiuti, non interessa nulla se da domani 130 persone che potevano essere assunte come spazzini non lavoreranno, non interessa nulla se per garantire la gestione delle ex discariche comunali il Gestore dovrà operare dei tagli su altre voci di bilancio, perché l’unica cosa che conta per questi 13 consiglieri comunali è combattere De Luca ad ogni costo, anche quando a rimetterci è solo la città”.

Dopo l’attacco, Carlotta Previti e Dafne Musolino spiegano le mosse che da domani opererà l’amministrazione, confrontandosi su Messinaservizi su quali attività dovranno essere ridimensionate e quali “non partiranno affatto”. Mancano i 5 milioni di aumento previsto in caso di approvazione e con il piano Tari 2020 che continuerà, quindi, ad esistere e operare, bisognerà capire cosa sarà fatto e cosa no per una città che, ad oggi, vive un grave scontro politico, con al centro la diatriba tra raccolta e spazzamento.