Truffa Atm, l’azienda non sara’ parte civile al processo

L'Azienda Trasporti Municipalizzata di Messina non sarà parte civile al processo per la gestione dei fondi regionali e le presunte truffe. La decisione è stata adottata stamattina dal giudice monocratico Pagana che sta conducendo un troncone del vasto calderone processuale con alla sbarra dipendenti e funzionari, tra i quali l'ex direttore generale Claudio Conte. Il legale dell'Atm, l'avvocato Vittorio Di Pietro, aveva chiesto per l'azienda la costituzione di parte civile. Il Giudice ha però rigettato l'istanza con la motivazione che l'azienda avrebbe dovuto costituirsi correttamente nelle udienze precedenti, quelle ma non ha mai avanzato, prima di oggi, alcuna istanza in tal senso. Il processo era prima assegnato al giudice Curatolo, che si è però astenuta. Ha ereditato i fascicoli il nuovo togato, ma il procedimento è andato avanti regolarmente così come originariamente incardinato. Già diverse le udienze che si sono svolte lo scorso anno. E in nessuna di queste il legale dell'Atm aveva mai presentato istanza. Il processo quindi va avanti regolarmente, senza che l'Azienda Trasporti possa ora richiedere il risarcimento dei danni patiti per le truffe subite, qualora queste vengano provate le accuse a carico degli imputati. Prossimo passaggio processuale della vicenda il 17 gennaio, davanti al giudice Curatola, che continua a occuparsi di altre posizioni.

L'indagine principale sull'azienda aveva portato agli arresti eccellenti di quattro persone, tra le quali l'ex dg Conte, andato ai domiciliari. Scaduta la misura, Conte era tornato in servizio. Fino alla scadenza del mandato, ad ottobre scorso. E questa volta, dopo 18 anni di servizio, il contratto non gli è stato rinnovato.

La procura ipotizzò la truffa ai danni della Regione e dell’Agenzia delle Dogane, spinte a concedere contributi pubblici in eccesso, tramite un “ritocco” delle attestazioni sui chilometri percorsi dai mezzi Atm. Senza dimentica che l'ipotesi del chilometraggio gonfiato ha spinto la Regione a bloccare tutti i contributi in favore dell'Atm dal 2011, causando non pochi problemi ad un'azienda già in difficilissime condizioni economiche (vedi articolo correlato).