Udienza Corte dei conti, l’amministrazione Accorinti sceglie il silenzio. Nuova paralisi sul bilancio 2015

«Posso solo testimoniare che ci hanno ascoltato con grande attenzione». Sino alle 22 di ieri sera erano state queste le uniche dichiarazioni, rese dal segretario/direttore generale Antonio Le Donne, che eravamo riusciti a raccogliere dopo l’adunanza convocata dal presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti, Maurizio Graffeo, per discutere delle criticità finanziarie del Comune di Messina, in seguito alla relazione firmata dal magistrato istruttore Gioacchino Alessandro. Solo in tarda serata è arrivato uno stringatissimo comunicato stampa a firma del sindaco Renato Accorinti, che di fatto, però, ha confermato la linea del silenzio: «In qualità di Sindaco resto in rispettosa attesa della pronuncia della Magistratura Contabile. Ringrazio l'impegno profuso da tutta l'Amministrazione che ha consentito di rappresentare al meglio le ragioni della città di Messina».

L’amministrazione Accorinti, dunque, ha deciso di chiudersi a riccio e non sbottonarsi. Nonostante le nostre ripetute telefonate che si sono susseguite per tutto il pomeriggio e fino a sera, i cellulari di Le Donne, del neo assessore al bilancio Luca Eller Vainicher e del suo predecessore Guido Signorino hanno squillato a vuoto ed è stato impossibile riuscire a parlare con qualcuno dei rappresentanti di Palazzo Zanca recatisi in trasferta a Palermo, ai quali avremmo voluto chiedere cosa è emerso dal “faccia a faccia” con i magistrati contabili.

Per avere ragguagli su quanto avvenuto nel corso dell’udienza, abbiamo quindi contattato telefonicamente la segreteria della Sezione di controllo della Corte dei conti e ci è stato riferito che non è stato emesso ancora un responso definitivo: la situazione del Comune di Messina è particolarmente complicata ed i magistrati contabili si sono presi un po’ di tempo prima di deliberare.

Il futuro dell’ente resta dunque in bilico, per sapere se la memoria di 30 pagine firmata da Le Donne, Cama ed Eller (VEDI QUI) è riuscita a convincere la magistratura contabile sul miglioramento delle condizioni economiche dell’ente bisognerà attendere qualche giorno.

Intanto, a palazzo Zanca si registra una nuova e pericolosa paralisi nell’iter di approvazione del bilancio di previsione 2015, su cui – come abbiamo visto nei giorni scorsi – il Collegio dei revisori dei conti ha già riscontrato importanti criticità, soprattutto un presunto sforamento delle spese rispetto a quelle ammesse dalle legge nei casi in cui un ente operi in esercizio provvisorio (VEDI QUI). La richiesta di chiarimenti trasmessa al ragioniere generale Cama è rimasta a tutt'oggi inevasa, perché – a quanto pare – dalla Ragioniera non sanno che spiegazioni fornire rispetto ai rilievi mossi da Zaccone, Zingales e Basile.

Sulla mancata approvazione del bilancio 2015lancia l’ennesimo grido d’allarme la FP CGIL, che chiede un immediato incontro con il sindaco Renato Accorinti e la Presidente del consiglio comunale Emilia Barrile

«La misura è colma e se ciascuno, per la propria parte e competenza non farà il proprio compito, ad andarci di mezzo saranno oltre tremila dipendenti, con tutte le tragiche conseguenze che ne deriveranno», scrive in un comunicato la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé.

«Il più grande problema – afferma ancora la rappresentante sindacale– è per i lavoratori dei servizi sociali e per il personale comunale. Chiediamo al più presto un incontro al sindaco e alla presidente del consiglio comunale, affinché si affronti in modo serio e concreto la situazione. I lavoratori non possono vivere in un perdurante stato di incertezza e precarietà. Da giorni assistiamo ad un dibattito sterile che nulla ha a che fare con i veri bisogni di chi rischia di non sapere come sbarcare il lunario».

Senza il bilancio di previsione 2015, i trasferimenti dello Stato, pari a circa 70 milioni di euro, restano bloccati e a rischio, oltre agli stipendi, ci sono anche i servizi.

Danila La Torre