4 fratelli affetti da distrofia. Nemo Sud si “sposta” a Lipari per un giorno

Palmina, Elena, Sandro e Marco Biviano, rispettivamente 41, 36, 35 e 31 anni, vivono nella frazione di Pianoconte, nel Comune di Lipari, e sono quattro fratelli tutti affetti da distrofia muscolare facio-scapolo-omerale.

L’avv. Giancarlo Niutta dell’ASP di Messina e delegato dal sindaco di Lipari ha chiesto un intervento del Centro Clinico “Nemo Sud”, spiegando che i fratelli Biviano «sono dei guerrieri che intendono vivere e non sopravvivere», ma che, impossibilitati a lasciare Lipari, hanno bisogno di un consulto medico specialistico.

Il Prof. Giuseppe Vita, direttore Clinico del Centro, ha risposto a questa richiesta in modo propositivo: «Si tratta di quattro fratelli affetti tutti dalla stessa patologia i quali non possono spostarsi dall’isola. Una situazione del tutto eccezionale che merita la nostra attenzione. Il 26 luglio, insieme a un’équipe del Centro, mi recherò a Lipari per programmare il percorso diagnostico – terapeutico più opportuno che si avvarrà sicuramente di successive visite o ricoveri presso il Nemo Sud. A questo proposito avremo modo di confrontarci con il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ed il commissario straordinario dell’ASP di Messina, Manlio Magistri, al fine di trovare le migliori soluzioni per sostenere questa famiglia. Il Centro con piacere accoglie l’invito fatto dall’Asp alla luce delle informazioni pervenuteci che giustificano l’eccezionalità di questo nostro intervento».

Tra i promotori del Centro vi è il commissario straordinario del Policlinico, Giuseppe Pecoraro: «L’idea di creare un centro specializzato come Nemo Sud all’interno del Policlinico è nata dalla consapevolezza che fosse necessario creare sul territorio una struttura a servizio della comunità, in grado di soddisfare quella richiesta di salute e, soprattutto di trattamento, espressa ancor di più da chi è affetto da malattie neuromuscolari spesso invalidanti. Questa iniziativa è una dimostrazione tangibile di come tale obiettivo sia stato raggiunto. Il Nemo Sud si apre, dunque, al territorio e l’assistenza raggiunge chi ha più bisogno fornendo aiuto con personale qualificato e con risorse tecnologiche».