Operazione verità sui conti del Comune: in arrivo un gruppo di lavoro dell’Anci

In arrivo a Palazzo Zanca un gruppo di lavoro dell’Anci per quantificare e soprattutto certificare i debiti del Comune di Messina. L’amministrazione Accorinti, in accordo con l’assessore regionale al Bilancio, Luca Bianchi , ha infatti deciso di avvalersi del supporto degli esperti contabili che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, attraverso la sua Fondazione IFEL( Istituto per la Finanza e l'Economia Locale), mette a disposizione degli enti in condizione di pre-dissesto. La fonte della notizia è il vice-sindaco nonché assessore alle Politiche finanziarie Guido Signorino, che al telefono ci ha spiegato: «Non abbiamo solo bisogno di quantificare la massa debitoria ma di certificarla. Sarebbe stato inutile costituire un altro pool di esperti per avere un’altra cifra sui debiti». Signorino fa capire chiaramente che per scattare un fotografia reale della situazione economico-finanziaria del Comune non serve solo sapere a quanto ammonta il deficit, ma serve soprattutto la certificazione dei debiti . «C’è stato un confronto con l’assessore Bianchi – ha chiarito ancora al telefono Signorino – e, così come ha fatto il Comune di Catania con il sindaco Bianco, anche noi ci avvarremo del gruppo di lavoro dell’Anci».

L’amministrazione Accorinti è più che mai intenzionata ad avviare quell’operazione verità sui conti comunali annunciata al suo insediamento, e mai realizzata, dal commissario straordinario Luigi Croce e dai suoi esperti, i quali sono andati via dicendo che i debiti di Palazzo Zanca ammontano addirittura a mezzo miliardo di euro. Secondo i dati via via forniti dalla gestione commissariale, la voragine nei conti, in meno di 9 mesi, si sarebbe allargata a dismisura, con debiti che sarebbero lievitati da circa 200 a 500 milioni di euro, somma persino superiore a quella riportata nel Piano decennale di riequilibrio, che ha previsto la copertura per 392 milioni di euro. La cifra fornita da Croce di 500 milioni di euro , che comprende sia debiti certi che potenziali, è tra l’altro ben più alta di quella indicata in varie relazioni dall’area economico-finanziaria di Palazzo Zanca, secondo cui i debiti certi si aggirerebbero intorno agli 80 milioni di euro.

Dove sta la verità e perché due versioni così diverse tra loro? Il sindaco Renato ed il suo vice Signorino probabilmente non si fidano troppo né dell’una né dall’altra versione e, con l’aiuto dell’Anci, vogliono fare definitivamente chiarezza, certificando la massa debitoria esatta, che non dia adito ad interpretazioni, come avvenuto sino ad oggi. Della sinergia con l’Anci si parlerà sicuramente anche nel corso dell’incontro di lunedì tra il sindaco e la deputazione nazionale e regionale.

Signorino ci tiene comunque a chiarire che l’operazione verità richiederà tempo e non potrà essere fatto in pochi giorni ciò che non è stato fatto negli ultimi dieci mesi . Intanto, “a portata di mano” c’è un altro importante obiettivo: la rimodulazione del piano decennale di riequilibrio nei 90 giorni che la legge concede per la redazione della relazione di inizio mandato (vedi correlato). Il Comune è già al lavoro e sta vagliando le misure da mettere in atto.(Danila La Torre)