Tomba “scomparsa” al Cimitero Monumentale, le precisazioni del dirigente Camaioni: «Si era dato ampio preavviso»

Sono stati centinaia i messinesi che negli ultimi tre giorni hanno visitato ai cimiteri cittadini per portare un fiore sulla tomba dei propri cari. Esattamente come fatto anche questa mattina da una famiglia, padre, mamma e due figli, recatasi al Gran Camposanto per dare un saluto alla propria bimba, nata morta undici anni fa e seppellita in un’area ben precisa del Monumentale, il “Limbo”, riservato ai piccoli venuti al mondo senza vita. Con grande stupore, però, al posto della tomba i familiari hanno ritrovato un cantiere di lavoro, riguardante gli interventi di realizzazione del crematorio. Immediata, dunque, la decisione di sporgere denuncia alla Polizia Municipale per far luce sulla vicenda.

Questi i fatti, cui però fa seguito l’altrettanto immediata replica del dirigente del dipartimento cimiteri Attilio Camaioni che, carte alla mano, specifica come sulla vicenda non sia necessario montare alcune “caso”: «Le salme del campo comune (come nel caso in oggetto,ndr) vengono esumate obbligatoriamente con procedure ordinaria. Le esumazioni ordinarie di eseguono dopo un decennio dall’inumazione. Né la legge né la prassi prevedono che se ne dia notizia ai parenti: “Le ossa che si rinvengono in occasione delle esumazioni ordinarie devono essere raccolte e depositate nell’ossuario comune, a meno che coloro che vi abbiano interesse facciano domanda di raccoglierle per deporle in cellette o loculi posti entro il recinto del cimitero ed avuti in concessione”; ma in questo caso – continua Camaioni – il loculo non è stato chiesto e comunque, trattandosi di nato morto, che quindi non ha neppure un nome, sarebbe stata una deroga».

Il dirigente del cimitero che intende precisare in ogni aspetto la questione, aggiunge: «Dall’esumazione è stata data informazione tramite comunicati dell’Ufficio stampa e di cartelli posti nell’area interessata, oltre che in tutti gli ingressi del Gran Camposanto e negli uffici della direzione. L’esumazione era, fra l’altro, funzionale alla realizzazione del crematorio che l’assessorato ai cimiteri è riuscito a fare approvare definitivamente, per dare a questa città un servizio molto richiesto e che farà di Messina la seconda città in Sicilia disporre un crematorio. La deunzia penale presentata – conclude dunque Camaioni – è del tutto priva di fondamento». (ELENA DE PASQUALE)