Al Policlinico un cistoscopio per curare i bambini sin dalla fase neonatale

È un piccolo ma essenziale strumento quello acquisito di recente dal Policlinico per implementare le attività nell’ambito della chirurgia pediatrica. L’urologia per i piccoli pazienti si rafforza, con un nuovo cistoscopio in dotazione che consente di trattare i bambini fin dalla fase neonatale e durante tutta l’età pediatrica.

25 centimetri per uno spessore di circa 3 millimetri; questo ausilio è composto da un catetere metallico contenente un sistema ottico e una sorgente luminosa all’estremità.

Sfruttato per agire su tutte quelle patologie che determinano ostruzioni nelle vie urinarie, il cistocopio trova grande applicazione nel trattamento endoscopico dei casi di reflusso vescico ureterale, una malformazione diffusa che colpisce l’1% dei nati vivi ed è spesso causa di infezioni. L’intervento deve essere tempestivo perché si può andare incontro a insufficienza renale cronica.

I benefici nell’utilizzo di tale strumento sono molteplici, in termini di efficacia e di tempistica; la tecnica, infatti, è mininvasiva e riduce in modo sostanziale i giorni di degenza prospettando anche l’opportunità, in alcuni casi, di essere eseguito in day hospital.