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Chiusura centro vaccinale di Nizza, “si trovino locali alternativi per eliminare i disagi”

NIZZA – La chiusura provvisoria del centro vaccinale di via Comandante Todaro, a Nizza di Sicilia, per le precarie condizioni generali della struttura, diventa un caso politico. I consiglieri di minoranza Giovanni Vega, Carlo Gregorio e Nella Foscolo, facendo propri i disagi e le istanze dei cittadini, hanno indirizzato una interrogazione al sindaco, Pietro Briguglio e al presidente del Consiglio comunale. Un paio di anni addietro era stato chiuso anche il centro di Roccalumera, per inagibilità dei locali.

Dall’1 febbraio, i bambini possono essere vaccinati solo a Itala e Furci Siculo. “Nell’avviso affisso alla porta della struttura sanitaria, firmato dal dirigente medico Antonino Franciò – spiegano i consiglieri di Nizza – viene comunicato che si tratterà di una chiusura temporanea e che le vaccinazioni saranno così distribuite: la popolazione di Roccalumera, Furci, Mandanici e Pagliara presso la sede di Furci, in via Milano; la popolazione di Nizza, Fiumedinisi, Alì, Alì Terme, Scaletta Zanclea e Itala, presso la sede di Itala. A Nizza rimane invece aperta la guardia medica, ospitata in una stanza attigua a quello che era il centro vaccinale”.

Vega, Gregorio e Foscolo ritengono che “tale situazione provochi non pochi disagli agli utenti che fruiscono del centro vaccinale Asp di Nizza, al punto da non escludere la possibilità che durante il periodo di chiusura temporanea vengano effettuati alcuni degli interventi richiesti a gran voce dagli utenti.

Nella tutela e negli interessi dei cittadini – aggiungono – chiediamo innanzitutto se l’Amministrazione ha previsto una eventuale soluzione alternativa alla scelta di distribuire le vaccinazioni ad Itala. E se è stato individuato a Nizza di Sicilia un locale idoneo ad accogliere, in via temporanea, la distribuzione vaccinale, in modo da evitare agli utenti disagi e difficoltà”. Gli esponenti dell’opposizione hanno altresì chiesto risposta scritta e che l’argomento venga inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale.