Isola pedonale, si allarga il fronte del “no”. Trischitta e Pergolizzi: «Chi paga il suolo pubblico?»

Isola pedonale sì, isola pedonale no. Il dibattito in città tra i favorevoli ed i contrari alla pedonalizzazione di via dei Mille dal 5 al 30 giugno prosegue e, a quelle già registrate nei giorni scorsi, si aggiungono nuove voci di dissenso. Dopo il parere contrario espresso da una cinquantina di commercianti di via dei Mille e delle vie limitrofe e quello del direttore provinciale della Confesercenti Michele Sorbera (vedi articoli correlati) , anche i partiti scendono in campo. Nello Pergolizzi e Pippo Trischitta di Futuro e Libertà per l’Italia , questa mattina, hanno incontrato la stampa per ribadire ciò che avevano già messo nero su bianco in una interrogazione di qualche giorno fa indirizzata al sindaco Giuseppe Buzzanca. I due esponenti del Fli hanno evidenziato numerose perplessità in merito al provvedimento di chiusura della centralissima via: innanzitutto di carattere viario, non essendo stato previsto un piano di viabilità alternativa; in secondo luogo, di ordine economico, in considerazione del fatto che il mancato incasso dei gratta e sosta «provocherebbe un danno erariale per il Comune e l’Atm in particolare»; i due consiglieri hanno poi sottolineato che la pedonalizzazione di via dei Mille favorirebbe alcune attività commerciali , penalizzando -di fatto – tutte quelle che si trovano nelle vie limitrofe . «Se proprio devono pedonalizzare, perché non si pensa ad un’isola pedonale dalla 20,30 in poi, quando chi lavora tutto il giorno avrebbe la possibilità di fare acquisti e la viabilità cittadina non ne risentirebbe? », ha affermato provocatoriamente, ma neanche tanto, Trischitta.

«Il problema – ha aggiunto Pergolizzi – è anche politico perché come in altri casi anche questa volta la decisione è calata dall’alto, senza confronto e dibattito» . Sia Trischitta che Pergolizzi hanno poi posto un interrogativo di non poco conto: «Chi paga l’occupazione del suolo pubblico?». La chiusura dell’arteria prevede infatti l’allestimento di gazebo ed esposizioni varie, ma non è dato sapere se le spese se le accollano i commercianti o il Comune, che quindi rinuncia a guadagnare quanto da apposito Regolamento previsto.

All’intervento “politico” dell’intero gruppo Fli, anche se Claudio Canfora oggi era assente, si aggiunge quello solitario di Paolo Saglimbeni, che sull’isola pedonale ha scritto una nota a titolo personale e a non dell’intero partito democratico, di cui è tornato recentemente a far parte. Il consigliere comunale non si esprime sul merito del provvedimento, ma invita il primo cittadino ad ascoltare tutte le posizioni in modo che «si accontentino più cittadini possibili senza dare l’impressione di privilegiare solo i propri amici».

Sull’isola pedonale in via dei Mille interviene anche Salvatore Mammola, segretario cittadino di Italia dei Valori: «Questa decisione viene presa senza tener conto dell'esistenza e delle richieste dei cittadini residenti, dei professionisti e degli altri commercianti del centro che non fanno parte dell'Associazione "Mille vetrine", che sponsorizza questa pseudo isola pedonale. Noi non siamo contrari alle isole pedonali, ma siamo contrari alle strade chiuse al traffico».

Domani sarà il giorno della “verità” e si saprà se l’amministrazione comunale avallerà la proposta dell’associazione Millevetrine o prenderà in considerazione le ragioni di chi l’isola pedonale in via dei Mille non la vuole, tornando indietro sui suoi passi . In attesa della Conferenza dei servizi, che si svolgerà domani al Comune alla presenza delle associazioni categoria, va detto che anche un noto commerciante del viale San Martino ha avviato una raccolta firme per impedire la chiusura di via dei Mille. (Danila La Torre)